Politica

Acri-Paola Capalbo attacca, la fondazione Padula ignora il Comune

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L’assessore comunale alla Cultura, Paola Capalbo, torna ad attaccare la fondazione “Vincenzo Padula”.
In una nuova lettera aperta, la Capalbo, rivolgendosi direttamente alla fondazione culturale, scrive “riguardo gli eventi che stanno caratterizzando il dibattito politico-culturale di questi giorni nella nostra Regione, avrà letto sicuramente quanto riportato dalla stampa anche nazionale, in merito al fatto che la Regione Calabria spende quasi sei milioni di euro per finanziare eventi di piazza”.
I cittadini acresi, “in questi giorni, hanno scoperto che anche la Fondazione Padula, come sempre, ha ottenuto dalla Regione Calabria, partecipando al bando relativo alle Iniziative culturali 2016, un finanziamento di centoseimila euro. I cittadini acresi, però, non sanno che anche il Comune di Acri ha partecipato allo stesso bando, presentando un progetto denominato “E…state con noi Acri 2016, una montagna di eventi”, escluso, però, dalla Regione. Carissima Fondazione – prosegue la Capalbo -, essendo lei un pezzo del Comune di Acri, Comune che le ha dato la possibilità di esistere, mettendo a sua disposizione un piano del Palazzo Padula, perché non ha presentato un progetto insieme al Comune stesso, tenendo presente, anche quanto richiesto dal bando in relazione alla necessità di svolgere le attività culturali proposte in palazzi storici? Del resto, Palazzo Sanseverino-Falcone, luogo storicamente scelto per le sue esibizioni in pubblico, appartiene solo alla città di Acri e, lo ribadiamo con forza, è l’amministrazione comunale che, in base ai regolamenti esistenti, decide, dopo regolare richiesta, di concederlo o meno ai soggetti richiedenti”. Quindi, i cittadini acresi hanno notato,non senza un certo stupore, il suo tentativo di esibirsi, non solo nel chiuso dei palazzi sulle passerelle, come fa solitamente da quasi venti anni, ma anche nelle piazze e nelle strade della nostra città in questo mese di agosto, in compagnia delle nostre associazioni. Ed allora, come mai non ha ritenuto opportuno inserire queste manifestazioni nell’ambito dell’Estate Acrese dato che ha ufficialmente richiesto il patrocinio dell’amministrazione, sovrapponendosi scorrettamente ad altri eventi programmati da tempo? Ci chiediamo – conclude l’assessore alla Cultura -, inoltre tutti, amministratori e cittadini, come possono organizzarsi eventi inseriti in progetti che alla data prevista (31-7-2016) non erano stati ancora ufficialmente finanziati (04-08-2016)? Restiamo in attesa di chiarimenti. Con lo spirito critico di sempre, convinti che la “democrazia sia il potere di un popolo informato””.

Da “Il Quotidiano del Sud” del 17-08-2016 Piero Cirino


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