Acri-Parco Caccia, la Regione chiede la restituzione del finanziamento
Brutte notizie per il Comune di Acri, che nei giorni scorsi ha ricevuto la comunicazione da parte della Regione Calabria della revoca di un finanziamento che si riferisce a un Psr (Programma di Sviluppo Rurale) 2007/2013 . Si tratta della misura forestale 227 – “Investimenti non produttivi”, con riferimento ai lavori, peraltro già eseguiti, di riqualificazione di Parco Caccia. In sostanza, ora il Comune dovrà restituire l’intera somma che la Regione Calabria aveva inizialmente accordato e inviato. Le motivazioni della revoca del finanziamento, che ammonta a oltre 378mila euro, sarebbero da ricercare in irregolarità che sarebbero state ravvisate nella procedura.
“In riferimento alla pratica in oggetto – è scritto nella comunicazione della Regione Calabria, Dipartimento Agricoltura e Risorse Agroalimentari -, si comunica che questo settore ha concluso il procedimento con esito sfavorevole per codesta amministrazione comunale ed è pertanto in corso l’adozione il proveddimento formale di revoca del finanziamento”.
Quindi, “nelle more, le somme già erogate, pari a 378.351,51 euro, oltre interessi, potranno essere restituite secondo le modalità già comunicate con la precedente nota”.
I fatti si riferiscono a un progetto del 2013, all’epoca in cui si era appena insediata l’amministrazione comunale precedente a quella attuale, allora guidata dal sindaco Nicola Tenuta. La comunicazione della Regione Calabria è dell’01 agosto scorso e al Comune stanno cercando di capire quli siano questi vizi di procedura ravvisati e che hanno portato alla richiesta di restituzione della somma.
Se dovesse essere confermata, per il Comune, che versa in una condizione di dissesto finanziario, sarebbe un’ulteriore tegola cui dover far fronte. L’intervento a Parco Caccia comunque aveva permesso di riqualificare una zona particolarmente frequentata, con arredi e servizi in grado di attirare ancor più gente.
Da “Il Quotidiano del Sud” del 03-08-2018 Piero Cirino