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ACRI: PD, il Predissesto Suscita Incertezze e Preoccupazioni

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Il Pd, all’indomani del voto in consiglio sul predissesto, ha riunito, nei giorni scorsi, il direttivo per fare il punto di quanto accaduto.
Al termine è stato diramato un comunicato che riassume la discussione all’interno del circolo.
“Dopo quasi 400 giorni dall’insediamento, dopo aver consumato la “caccia alle streghe”, dopo aver approvato la dichiarazione di dissesto finanziario del Comune di Acri, dopo un anno di sostanziale immobilismo nella gestione della cosa pubblica, la maggioranza, che sostiene la giunta Tenuta ha votato a favore dell’approvazione della richiesta di attivazione della procedura di riequilibrio finanziario pluriennale (o predissesto)”.
Il voto di astensione dei consiglieri del Pd Mascitti e Capalbo “tiene conto delle indubbie incertezze e preoccupazioni che suscita il piano di riequilibrio stilato dal Sindaco Tenuta. L’astensione non è espressione di disinteresse o ignavia nei confronti di un atto amministrativo di grande interesse per la città, ma con coraggio ed onestà intellettuale è un modo per denunciare le gravi deficienze ed errori che il piano preparato dalla giunta Tenuta e dalla sua maggioranza presenta”.
Si tratta di “una decisione collegiale adottata dall’organo direttivo del partito, maturata a seguito di un democratico e libero confronto tra idee e proposte esplicitate dai membri nella riunione all’uopo convocata”.
Per il Pd, “i presupposti per una condivisione di progetto con le forze politiche di maggioranza sono venuti a mancare allorquando le numerose proposte, più volte avanzate dai consiglieri del Partito Democratico, non sono mai state tradotte in atti concreti da inserire nel piano di riequilibrio.
A ben vedere – prosegue la nota -, il piano di riequilibrio finanziario evidentemente non è piaciuto nemmeno a qualche esponente della maggioranza, vista e considerata qualche defezione non certo passata inosservata. Al riguardo il PD nel confermare la linea politica intrapresa stigmatizza e condanna il comportamento di chi sugli organi di stampa o nell’esercizio della funzione pubblica che ricopre strumentalizza la discussione politica e democratica del Partito Democratico, dimostrando con ciò di avere a cuore più le questioni politiche interne di un partito piuttosto che il bene dei cittadini acresi”.
Il gruppo dirigente del Pd “rispetta, ma non condivide il voto espresso dal consigliere Fabiana Fuscaldo a favore del piano di riequilibrio, in quanto si differenzia in termini sostanziali dalla linea politica preventivamente determinata e concordata dall’organo direttivo. Certamente dispiace e si rimane increduli di fronte al fatto oggettivo che il consigliere Fuscaldo abbia manifestato un voto di totale approvazione a una proposta politica plasmata dall’esecutivo Tenuta, al cui interno non è stata recepita nessuna delle proposte avanzate dal Pd”.

Piero Cirino
Da “Il Quotidiano del Sud” del 02-08-2014.


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