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ACRI : Precari del Comune in stato di agitazione

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La condizione di precarietà, soprattutto se vissuta prestando servizio presso enti pubblici, è fatta di rituali che sembrano ripetersi, con sorprendente puntualità, periodicamente.
E’ il caso dei 137 lavoratori in servizio presso il Comune di Acri. Qui sono conosciuti come il Gruppo dei 156, tecnicamente sono gli operai dell’ex legge quindici, articolo sette, pagati dalla Regione Calabria.
Da ieri sono in stato di agitazione, così come Nidil Cgil, Felsa Cisl e Uiltemp hanno ufficialmente comunicato il sindaco Nicola Tenuta.
Rivendicano la corresponsione di ben sette mensilità arretrate: novembre e dicembre 2013 e i mesi da agosto a dicembre dello scorso anno.
Era stato loro promesso che quantomeno la mensilità di agosto gli sarebbe stata pagata a inizio anno, essendo stato impossibile, per i soliti motivi politico- contabili, prima di Natale.
Costoro hanno già ricevuto la relativa busta paga, ma non la retribuzione. Hanno provato a farsene spiegare la ragioni, che sembra consistano in problemi contabili tra il Comune e la banca che dovrebbe provvedere a pagarli.
Stanno continuando a lavorare, ma lo fanno operando la giusta pressione per ricevere almeno ciò che sembrava essere ormai un dato acquisito pochi giorni fa. Si tratta di un bacino di lavoratori che per conto del Comune svolgono le mansioni più svariate, come la nettezza urbana o la pulizia di strade e verde pubblico, solo per fare degli esempi.

Piero Cirino
Da Il Quotidiano del Sud del 15-01-2015.


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