Acri-Predissesto, presentato il ricorso
Il Comune di Acri nei giorni scorsi ha presentato presso le Sezioni Riunite della Corte dei Conti di Roma il ricorso avverso la decisione della Magistratura contabile regionale di respingere il piano di riequilibrio finanziario pluriennale, il cosiddetto predissesto. A rappresentarlo è l’Avv. Gaetano Callipo.
Ora si attende la convocazione dell’udienza per discuterlo, ma entro un mese la vicenda dovrebbe giungere a conclusione, con un responso che dirà molto sulle prospettive future della comunità acrese.
La Corte dei Conti regionale, a circa due anni dalla sua presentazione, si era pronunciata negativamente sul piano presentato dal Comune, rendendo nota la sua decisione nello scorso mese di luglio e confermandola lo scorso 6 settembre, dopo le controdeduzioni presentate dall’amministrazione comunale.
Nel frattempo, il consiglio comunale, facendo ricorso a una opportunità che la legge gli ha concesso, ha approvato la possibilità di rimodulare o riformulare il piano, ma non è detto che servirà.
Tutto dipenderà dalla sentenza delle Sezioni Riunite della Corte dei Conti. Potrebbe servire, ad esempio, un aggiustamento, qualora il ricorso venisse accolto, ma sarebbe inutile se così non fosse.
In quest’ultimo caso, il Comune di Acri ritornerebbe in una condizione di dissesto finanziario, con tutto ciò che ne consegue. In questa situazione vi si era già trovato per pochi mesi, da dicembre 2013 al successivo mese di aprile, quando le Sezioni Riunite della Corte dei Conti accolsero il ricorso che il Comune presentò contro la dichiarazione di dissesto, votata dal consiglio comunale, ma imposta dalla Corte dei Conti della Calabria, in riferimento all’esercizio finanziario del 2011.
Nel luglio di quello stesso anno l’assemblea civica ha licenziato il piano di riequilibrio finanziario pluriennale, elaborato con la consulenza della fondazione Trasparenza, che, secondo la magistratura contabile regionale, non fornisce le necessarie garanzie per il risanamento dell’ente.
Da “Il Quotidiano del Sud” del 12-10-2016 Piero Cirino