ACRI: Predissesto,Fabbricatore Bacchetta FI e PD
Le critiche che Forza Italia ha rivolto al sindaco, per come quest’ultimo ha reagito al parere contrario al bilancio da parte di uno dei revisori dei conti, non sono piaciute al presidente del consiglio Cosimo Fabbricatore.
“E’ strano – scrive Fabbricatore in una nota – che un partito come Forza Italia, non rappresentato in consiglio comunale, che risulta assente dalla vita politica di questo paese da molto tempo, si erga a difesa di un proprio rappresentante, che svolge un ruolo all’interno del collegio dei revisori dei conti, la Dott.ssa Laura Rosa, che ha dato parere negativo al Piano di Riequilibrio”.
Fabbricatore è convinto “che il parere espresso sia stato più da una appartenenza politica che tecnico e ha fatto bene il sindaco, che ha espresso più di una perplessità sulla relazione della Dott.ssa Rosa. Hanno fatto bene i consiglieri di maggioranza, che con atto di responsabilità e capacità, hanno anche loro avuto dei dubbi sui rilievi fatti dal componente del collegio dei revisori”.
Per il presidente del consiglio comunale, “il piano discusso in consiglio è stato oggetto di ampia partecipazione di forze politiche, economiche e dell’intera cittadinanza, alla presenza del sindaco e allo staff del Prof. Iorio. Il voto espresso in consiglio comunale da parte dei consiglieri merita rispetto e va visto come atto di grande responsabilità, vista la complessità della materia che per la prima volta veniva discussa in consiglio”.
Rivolgendosi poi al Pd, Fabbricatore scrive, in riferimento al problema incompatibilità, come perdita di tempo della maggioranza, che “la politica oggi ha bisogno di discontinuità con il passato, questa maggioranza ci sta provando e i fatti fino oggi gli danno ragione. Gli unici punti suggeriti dai rappresentanti del Pd sono stati quello dei trasporti e quello dell’ufficio legale e più volte abbiamo ribadito nelle varie commissioni e in consiglio che meritano una discussione più approfondita, considerato che non erano influenti nell’immediato, ma per il prossimo futuro, visto anche la necessità e l’urgenza dell’approvazione del Piano di rientro, non c’erano i tempi tecnici per un ampia discussione. Non ricordo altre proposte fatte dai rappresentati del Pd inerente sul Piano di rientro che non sono state accolte”.
Il consiglio comunale “si è trovato ad un bivio o votare il dissesto e quindi mandare il paese alla deriva ho votare un decreto salva Acri.Ecco perché il voto, pure rispettando le decisioni di ogni consigliere, ha delle differenziazioni fra chi si è assunto la responsabilità di un voto favorevole o chi invece si è assunto la responsabilità di esprimere un voto di astensione”.
Piero Cirino
Da “Il Quotidiano del Sud” del 05-08-2014.