Acri-Premio Padula, calato il sipario sulla IX edizione
E’ calato il sipario sabato sulla nona edizione del Premio Nazionale “Vincenzo Padula”. Anche in questa circostanza l’evento ha riscosso un successo che si colloca sulla scia delle precedenti e acclamate edizioni.
L’atto finale, la cerimonia di consegna dei premi, si è tenuto, nella sala “Giovan Battista Falcone”, del Palazzo Sanseverino-Falcone. L’ha condotta Enrica Bonaccorti.
Questi i premiati: Carmine Abate, autore di “La felicità dell’attesa”, per la Sezione Narrativa; Pier Luigi Vercesi, “Ne ammazza più la penna”, per la Saggistica; Clara Sanchez, “Lo stupore di una notte di luce”, per la Narrativa Internazionale; e Giuseppe Tornatore, per la sezione internazionale “Vincenzo Talarico”. Inoltre riconoscimenti speciali “Persone in Calabria” a Francesco Bevilacqua, scrittore; Michele Albanese, giornalista; e Raffaele Cirino, saggista.
Quella di sabato è stata l’ultima tappa, che, come ha ricordato Giuseppe Cristofaro, presidente della fondazione culturale “Vincenzo Padula”, che ha promosso l’iniziativa, “è durato un anno intero, con eventi che hanno creato un ampio coinvolgimento, soprattutto di giovani”.
Il tema di quest’anno era “Calabria, terra che include, terra delle opportunità, terra del Padula”. Uno degli elementi caratterizzanti di questa edizione è stata senz’altro la collaborazione attuata con le associazioni presenti sul territorio.
Durante la scorsa estate eventi si sono tenuti con l’Aipa(Associazioni Insieme Per Acri), mentre in questa settimana conclusiva del premio vi sono state due giornate gestite rispettivamente con Anglat-Fand e Raggio di sole (“Calabria, la scuola che include”) e Fidapa (I talenti delle donne).
La serata conclusiva ha visto, come da tradizione, la sala gremita di gente, proveniente da tutta la Calabria, per un evento che si è ormai da tempo ritagliato un proprio significativo spazio nella programmazione culturale annuale in Calabria.
La consegna dei premi, sapientemente condotta da Enrica Bonaccorti, ad Acri per la seconda volta, ha regalato al centro presilano momenti di grande emozione, con le testimonianze di protagonisti della scena nazionale nei campi più diversi. La formula tipica del Premio ha poi permesso agli studenti delle scuole del territorio di avere un confronto con qualcuna di queste firme, come il regista Giuseppe Tornatore o la scrittrice Clara Sanchez.
A inizio serata vi è stato un tributo al compianto Ettore Scola, che un anno fa proprio al Premio Padula fece la sua ultima apparizione pubblica prima della sua scomparsa.
L’ultimo atto di questo anno di manifestazioni la fondazione “Vincenzo Padula” l’ha previsto per la sera del 30 dicembre, con la rappresentazione della “Notte di Natale” del Padula, nel Palazzo Sanseverino-Falcone.
Da “Il Quotidiano del Sud” del 12-12-2016 Piero Cirino