Acri-Pru, dopo la giunta comunale, assolti anche tecnici e privati
Dopo sette anni il Tribunale di Cosenza ieri ha scritto la parola fine a una annosa questione. Si tratta di un intervento inserito nel Piano di Recupero Urbano, che ha suscitato polemiche fin dall’inizio.
Nel 2008 la costruzione di un centro polifunzionale nella zona “Catena” portò in Tribunale, con l’accusa di abuso d’ufficio, amministratori e funzionari del Comune. La giunta comunale fu assolta nello stesso anno, mentre Elio Feraudo e Carmine Covello, all’epoca dei fatti rispettivamente responsabile dell’Ufficio Tecnico e istruttore tecnico comunale, hanno ottenuto il proscioglimento ieri mattina.
Sono stati assolti dalla stessa accusa anche Antonella Branca, Angela Branca, Maria Santa Amarella, Ferdinando Vincenzo Scaramuzzo e Antonio Scaramuzzo, coinvolti nella vicenda.
I Piani di Recupero Urbano produssero un investimento sul territorio di circa cinque milioni di euro. La ratio dei finanziamenti risiedeva in un concorso di investimenti pubblico – privato. Con quei soldi andava costruito il teatro e riqualificate alcune zone della città.
Tra queste l’area in cui ricade il centro polifunzionale, non distante dal teatro, che ancora non è stato completato. In cambio, i privati si sono impegnati a investire nella realizzazione del centro polifunzionale e hanno finanziato opere pubbliche per un toltale di 800 mila euro.
Secondo l’accusa, Covello e Feraudo, in concorso tra di loro, avrebbero rilasciato un permesso a costruire in favore di una ditta privata per la realizzazione del centro polifunzionale. Il permesso sarebbe stato illegittimo, sia perché rilasciato in riferimento a una particella di terreno che era stato oggetto di esproprio, sia perché il permesso a costruire era in contrasto con le norme tecniche di attuazione del Piano Regolatore Generale per la distanza dai confini e per il numero dei piani fuori terra. Il pubblico ministero aveva chiesto sei mesi di carcere. Gli imputati erano difesi dagli avvocati Franz Caruso e Pierluigi Pugliese.
Appresa la notizia dell’assoluzione dei tecnici comunali, il sindaco di allora Elio Coschignano ha espresso tutta la sua soddisfazione.
“Ero assolutamente certo – ha dichiarato l’ex primo cittadino, non solo della buone fede di Feraudo e Covello, ma anche della loro competenza, che ha permesso al Comune di ottenere la riqualificazione di importanti aree del territorio, anche attraverso finanziamenti privati”.
Piero Cirino
Da “Il Quotidiano del Sud” del 18-03-2015.