Acri-Randagismo, nasce l’oasi canina
Per combattere il dilagante fenomeno del randagismo, nel centro presilano nasce l’oasi canina. E’ promossa dall’amministrazione comunale, con la collaborazione dell’Asp, di alcuni cittadini, dei veterinari che operano sul territorio e dell’associazione “Qua la zampa”.
“Come sostenuto dal padre dell’etologia, Konrad Lorenz – si legge in una nota del Comune -, il cane è imprescindibilmente legato all’uomo da migliaia di anni in una delle massime espressioni di coevoluzione presenti sul pianeta. Il randagismo, dice Lorenz, è uno stato innaturale, forse un’esperienza di disperazione animale il cui principale responsabile è l’uomo, un problema a causa della sub cultura dell’uomo. Il cane vede nella sua famiglia di adozione – prosegue la nota -, il proprio branco a tal punto di far dire a Schopenhauer chi non ha mai posseduto un cane non può sapere che cosa significhi essere amati”.
L’amministrazione comunale, “in ottemperanza al decreto n° 32 del maggio 2015, in collaborazione con l’associazione “Qua la zampa”, costituita da dieci soci e trenta giovani sostenitori, è riuscita a realizzare all’interno del bosco Gallice, di proprietà comunale, un sereno villaggio dei randagi e non i soliti e inaccettabili canili di cemento”.
Il villaggio richiede precise competenze, “che l’associazione Qua la zampa ha già manifestato operando sul nostro territorio”. L’amministrazione comunale si dice “certa che l’associazione garantirà una vita dignitosa e semilibera a quei cani senza fissa dimora”.
Il villaggio si estende su di un ettaro e potrà ospitare tutti i cani randagi presenti sul territorio. Rappresenta “una delle poche strutture così organizzate sull’intero territorio nazionale ed in futuro dovrà diventare anche luogo di formazione per le giovani generazioni riguardo lo studio del rapporto uomo-cane”. A tal riguardo, “l’assessorato alla Cultura ha previsto una serie di iniziative da tenersi nelle scuole, prima tra tutte quella sulla scelta del nome da dare al villaggio”.
Quest’anno ricorre il centenario della morte di Jack London, autore di “Zanna Bianca” e de “Il richiamo della foresta”, “per cui, attraverso un sondaggio, gli studenti dovranno scegliere, tra questi due, il nome da dare alla struttura. Il villaggio, una volta operativo, potrà contare anche sull’apporto dei cittadini attraverso una fattiva collaborazione con “Qua la zampa””.
Da “Il Quotidiano del Sud” del 26-08-2016 Piero Cirino