Acri-Rifiuti, spuntano le comunicazioni dell’Asp al Comune
E’ scontro aperto sulla Tari tra il Comune e la neonata Associazione Libera Cittadina Acrese, costituitasi proprio in scia alle proteste per una tassa da più parti ritenuta iniqua.
Che vi siano stati problemi legati al regolamento comunale e agli uffici, è fuori di dubbio ed è ormai conclamato.
La questione in queste ore è sulle cartelle emesse nelle scorse settimane, con riferimento al 2014: per il comitato la normativa vigente permette di versare solo il 20% dell’importo, considerato che lo scorso anno il servizio di raccolta dei rifiuti non funzionò e comunque funzionò male. Per il Comune questo non è possibile poiché per poter procedere all’abbattimento dell’80% del tributo, occorre che l’Asp intervenga certificando lo stato di emergenza per la salute pubblica e, secondo quanto dichiarato dal sindaco in conferenza stampa, questa comunicazione non esisterebbe.
A distanza di qualche giorno, spuntano le carte, con una fitta comunicazione tra Asp e Comune, nello scorso anno.
Tra le tante, ce n’è una del 15 aprile, firmata dal responsabile medico dell’Unità di Igiene Pubblica e Medicina Preventiva dell’Asp, sede di Acri.
Vi si legge che “questo ufficio, dopo ulteriore sopralluogo su tutto il territorio comunale, ha constatato che a tutt’oggi la situazione per quanto riguarda la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani non è cambiata, anzi è peggiorata”.
Si fa presente che “le frequenti piogge hanno determinato versamento di percolato sulle strade e nei terreni adiacenti adibiti a coltura e le emissioni di gas nocivi e maleodoranti nell’ambiente circostante mettono a serio rischio la salute dei cittadini.
A tutto ciò si aggiunge la continua denuncia di cittadini per fatti di aggressione da parte di cani randagi, topi e altri animali”.
Pertanto, l’ufficio “denuncia che la situazione dal punto di vista igienico – sanitario non è più sostenibile, anzi il rischio della compromissione della salute pubblica è sempre grave e maggiore, senza dimenticare che l’arrivo della stagione estiva aggraverà ulteriormente la situazione”.
La comunicazione si concludeva con l’invito all’amministrazione comunale e agli organi competenti “all’immediata rimozione dei rifiuti solidi urbani nel più breve tempo possibile”.
Questa iniziativa fa seguito a un’altra, simile, del 12 febbraio dello stesso anno, e pressappoco sullo stesso tono.
Sono parole chiarissime e destinate ad alimentare ulteriormente le rivendicazioni dell’associazione nei confronti dell’amministrazione comunale.
Piero Cirino
Da “Il Quotidiano del Sud” del 12-02-2015.