ACRI: Roghi ai Cassonetti e Reazione dell’Amministrazione Comunale
Lo stoccaggio provvisorio dei rifiuti nell’isola ecologica e la riapertura della discarica di Pianopoli stanno lentamente riportando le strade cittadine a una condizione di normalità. Certo, i rifiuti accumulati erano troppo e questo dilata i tempi di raccolta, ma le operazioni procedono.
Nella notte tra venerdì e domenica ignoti hanno dato alle fiamme il cumulo di rifiuti a ridosso dei cassonetti in Via Acheruntia, il più imponente in termini di massa.
Ma altri casi si segnalano, sia pure di minore entità, e grazie all’intervento dei volontari della Protezione Civile non vi sono state conseguenze gravi.
In una nota, l’ente municipale ricorda che “incendiare i rifiuti costituisce un crimine ambientale. Nella scala di gravità il reato è perseguito, a giusta ragione, più pesantemente che quello di provocare l’incendio di un bosco. Infatti dalla combustione dei rifiuti si sprigiona la temibile diossina che oltre ad essere un potente tossico è anche cancerogeno. Sul nostro territorio sono già presenti diversi fattori nocivi molto pericolosi per la nostra salute e che non sarà facile bonificare. Della diossina se ne può fare proprio a meno”.
L’emergenza rifiuti “che stiamo vivendo è causata in parte da errori di valutazione da parte degli organismi regionali, che riappropriandosi della gestione del sistema rifiuti nell’aprile 2013, dopo 18 anni di commissariamento, hanno chiuso quasi tutte le discariche non a norma, fra cui la nostra, prima ancora di avviare il piano di completamento e ammodernamento degli impianti programmati. Creando così un’emergenza senza precedenti”.
L’assessore regionale all’Ambiente “non sbaglia quando afferma che una parte delle responsabilità è da ricondurre al mancato avvio o potenziamento da parte di quasi tutti i Comuni, della raccolta differenziata, che permette prima di tutto la riduzione dei rifiuti che vanno in discarica. Per il Pd locale, per non parlare di Sel, invece, le responsabilità vanno ricondotte esclusivamente alla negligenza e all’incapacità degli amministratori di Acri nel fronteggiare il problema.
Con tutto il rispetto – prosegue il comunicato -, ricordiamo che da quando sono iniziate le difficoltà di conferimento nella discarica di Pianopoli, abbiamo avuto contatti serrati con il Dipartimento Regionale Ambiente, con il Prefetto e con altre autorità, con la richiesta di una riapertura della nostra discarica, trovando sempre un netto rifiuto autorizzativo”.
Intanto “abbiamo perseverato sulla strada della richiesta di utilizzare la nostra discarica come sito di accantonamento temporaneo dei rifiuti e il sindaco Tenuta ha emesso l’ordinanza contingibile e urgente di stoccaggio provvisorio, il 24 febbraio, ma su un sito diverso dalla discarica: l’isola ecologica.
Soluzione provvisoria che ci sta permettendo di svuotare i cassonetti che si trovano in prossimità di scuole, ospedale, mercati, ecc., ma non sufficiente per eliminare l’enorme massa di spazzatura presente sul territorio”.
Piero Cirino
Da “Il Quotidiano della Calabria” del 02-03-2014.