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ACRI: SEL, Tenuta Porta Acri nel Baratro

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Nuovo attacco del circolo locale di Sel all’indirizzo dell’amministrazione comunale.
“Ogni giorno – spiega Sel in una nota – questa città continua a perdere servizi importanti, conquistati con lotte cittadine, battaglie politiche e tanti sacrifici da parte della popolazione: l’ospedale ormai ridimensionato garantisce sempre meno i livelli essenziali di assistenza, Il tribunale smantellato definitivamente, nonostante la protesta degli avvocati, solitaria e snobbata dai big della politica locale e regionale, alla classe forense di acri va il plauso ed il pieno sostegno di Sel; tanti altri servizi sono stati cancellati, Guardia di finanza, ufficio postale di Duglia, sportello Equitalia, e tanti altri lo saranno a breve; le zone periferiche quali Là Mucone, San Giacomo, Duglia e Chimento, per citare quelle più popolose, sono abbandonate a se stesse; commercianti e artigiani lamentano un fermo preoccupante e molte attività sono a rischio chiusura; l’emigrazione è nuovamente in crescita: il paese si svuota progressivamente non solo dei suoi diplomati e laureati, ma anche di intere famiglie, costrette a cercare lavoro altrove”.
Per Sel, “Scopelliti si è “ premurato” di visitare, durate il suo tour, la nostra cittadina per stroncare definitivamente ogni speranza di annunciata “protezione dall’alto”, sia rispetto alla questione ospedale, sia rispetto al finanziamento della viabilità Là Mucone. Dal sindaco Tenuta, che il Governatore ha voluto al suo fianco sul palco, quale uomo della destra, non è partito neanche un sibilo nel tentativo di ottenere almeno alcuni servizi, poco onerosi o a costo zero, quali la reperibilità dei ginecologi, i tre posti osservazionali presso il pronto soccorso, che pure San Giovanni in Fiore ha ottenuto, i dieci posti di lunga degenza, nonché la somma prevista per la viabilità Là Mucone”.
Il sindaco “ha presentato in consiglio un rivoluzionario libro dei sogni dove ha immaginato di smantellare tutto il sistema paese e di ricostruirlo ex novo, salvo poi smentirsi subito dopo, annunciando un disastrato bilancio comunale, che, come egli stesso ha affermato, non gli permetterà di muovere un passo. Prontamente “ha regalato” ai cittadini un corposo bollettino di pagamento della Tares, che poi ha dovuto revocare per errori di procedura, con relativi costi per l’emissione del nuovo ruolo.
Inoltre, “per coerenza con i problemi di bilancio negativo, ha pensato bene di investire una somma delle nostre già misere finanze per riavere nel suo team un esperto di bilancio esterno, mortificando così le professionalità presenti tra i dipendenti comunali e nella sua maggioranza”.
Il mandato che i cittadini “hanno affidato all’amministrazione Tenuta, con il loro voto, non è quello di azzerare la nostra cittadina facendola sprofondare nel baratro della precarietà. Non è più sostenibile questo modo inefficiente e confuso di governare la città”.
Per Sel, “Acri ha bisogno di un governo propositivo ed efficiente e se l’amministrazione Tenuta non ne è capace, rimetta il suo mandato i cittadini certamente gli saranno grati”.

Piero Cirino

Da “Il Quotidiano della Calabria” del 29-09-2013.


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