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Acri-Sfiducia a Fabbricatore, si torna in aula dopo metà mese

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Nella prossima settimana verrà convocato il consiglio comunale con all’ordine del giorno la mozione di sfiducia che le opposizioni hanno sottoscritto lo scorso 22 dicembre nei confronti del presidente dell’assemblea, Cosimo Fabbricatore.
E’ la terza in due anni e mezzo e se non è un record poco ci manca.
L’esito è scontato, con la maggioranza che voterà compatta a sostegno di Fabbricatore. A differenza della precedente circostanza, infatti, tra i sottoscrittori non vi sono firme di consiglieri di maggioranza. Nella scorsa primavera, Fabbricatore si salvò per il ripensamento di Pietro Pettinato, che firmò la richiesta di consgiglio comunale, ma in aula non votò la sfiducia.
In questa occasione, le opposizioni rischiano paradossalmente di rafforzare la posizione di Cosimo Fabbricatore, perché questa mozione va ben oltre la sua carica. Se, solo per ipotesi, dovesse passare, probabilmente l’amminsitrazione comunale guidata dal sindaco Nicola Tenuta non le sopravviverebbe, quindi la posta va ben oltre la presidenza del consiglio.
L’obiettivo delle minoranze è quello di aumentare la pressione intorno a Fabbricatore, reo, soprattutto nei convincimenti dei due fuoriusciti, Natale Viteritti e Luigi Cavallotti, veri ispiratori della sfiducia, di non aver agito con imparzialità nelle vicende che hanno portato i due all’opposizione, soprattutto nella loro estromissione dalle commissioni quando ancora erano in maggioranza.
Fabbricatore rimarrà al suo posto, sebbene nella coalizione che sostiene l’esecutivo Tenuta c’è chi pensa sia necessario un tagliando, dopo aver doppiato la boa. A metà legislatura non manca chi vorrebbe ridisegnare la giunta, anche in considerazione delle dimissioni di Maria Francesca Coschignano, e poter includere nella discussione pure la presidenza del consiglio comunale. Con una opposizione che chiede la testa di Fabbricatore, il presidente del consiglio rimane a questo punto saldo in sella.
C’è poi la questione dell’assessore Franco Gencarelli, su cui si sono sollevate voci di incompatibilità in riferimento a una vicenda professionale antecedente alla nomina nell’esecutivo. Se sul piano formale non ci sono dubbi circa la legittimità della sua permanenza in giunta, sul fronte politico c’è più di un interrogativo. Le posizioni del sindaco Tenuta sono note da tempo, con una difesa a spada tratta sia nei confronti di Cosimo Fabbricatore che di Franco Gencarelli.

Piero Cirino
Da “Il Quotidiano del Sud” del 06-01-2016.


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