Acri- Successo per la ventesima Mostra micologica e naturalistica
Sono numeri gratificanti quelli che hanno caratterizzato la ventesima edizione della Mostra Micologica e Naturalistica, ospitata nei giorni scorsi nella sede dell’Azienda Calabria Verde, ex comunità montana “Destra Crati – Sila Greca”.
E’ stata promossa dal gruppo micologico e naturalistico “Sila Greca”, in collaborazione con l’amministrazione comunale.
Quasi trecento le specie micologiche esposte e un flusso costante di visitatori per un evento che è ormai diventato tra i più importanti del settore su scala regionale.
Come ricorda una nota di presentazione, “è un appuntamento storico atteso da amatori della nostra città e da un pubblico di micologi ed esperti provenienti da tutta la Calabria. L’evento, come si sa, è di alto profilo scientifico e ha il fine non solo di far conoscere il patrimonio micologico silano e della nostra regione, ma anche di fare prevenzione e diffondere comportamenti corretti nel consumo dei miceti, atti a impedire intossicazioni e avvelenamenti a volte fatali”.
Sono stati messi in vista le principali specie consumate nel territorio e raffrontate con i loro sosia velenosi per mettere a fuoco le differenze salienti che possano evitare spiacevoli scambi.
Oltre ad un’eccezionale rassegna di funghi freschi e al “Museo del fungo liofilizzato”, “gli esperti dell’Amb “Sila Greca” hanno offerto ai visitatori la sezione dei licheni, delle conifere della Calabria, delle erbe aromatiche e medicinali, e, per la prima volta, la sezione delle erbe velenose, alcune delle quali molto diffuse allo stato spontaneo”. E’ stata, in sostanza, una edizione ricca di novità e caratterizzata dalla consueta disponibilità degli operatori del Gruppo che in questi vent’anni si sono adoperati sempre con entusiasmo, sia pure in mezzo a tante difficoltà, e hanno contribuito a dare prestigio al territorio, identificato in Calabria e fuori come punto di riferimento, centro di ricerca e di diffusione della cultura micologica.
Nelle scorse settimane due micologi svedesi hanno dato il nome dell’Ing. Carmine Lavorato, dell’Amb “Sila Greca”, a un fungo che proprio costui ha scoperto in Sila nei mesi scorsi.
Piero Cirino
Da “Il Quotidiano del Sud” del 28-10-2015.