Acri-Sull’Estate Acrese la risposta di maggioranza ed esecutivo, da che pulpito viene la predica.
Maggioranza ed esecutivo comunali non c’hanno messo molto a replicare agli addebiti mossi al cartellone dell’Estate Acrese dalle opposizioni.
“Sorprende e lascia attoniti la puntualità, precisione e dovizia con cui i consiglieri comunali di minoranza – si legge in una nota – pretendono di impartire lezioni di buona amministrazione a noi e alla città tutta; peccato, però, che chi scrive non si renda conto di quello che dice o meglio pur rendendosene conto volutamente mira a distogliere l’attenzione dei cittadini da quelli che sono i veri problemi della nostra città, buttando fango e sollevando questioni di lana caprina”.
Secondo maggioranza e giunta, “chi parla dovrebbe avere quanto meno l’intelligenza di non sparare nel mucchio, perché i nostri concittadini conoscono bene le dinamiche politiche e amministrative che si sono susseguite nel tempo; anzi, hanno dimostrato di saperlo fin troppo bene, allorché nel giugno del 2017 hanno bocciato sonoramente chi oggi impudentemente, sfacciatamente e spudoratamente scrive”.
Quindi “è meglio la polemica spicciola sull’opportunità o meno di questo o quel gruppo musicale oppure sul fatto che la programmazione estiva sia appannaggio delle associazioni e dei privati. Ribadiamo con forza la volontà di lavorare in sinergia con le associazioni e i comitati del territorio e con tutti coloro che hanno veramente a cuore il benessere della nostra città, consentendo loro, con il contributo e il supporto della macchina comunale, la realizzazione degli eventi”.
Il Siluna fest, ad esempio, “nato dall’idea di un cittadino ” visionario” ha visto luce grazie alla collaborazione tra il Comune di Acri, la fondazione Padula, il Parco Nazionale della Sila, il Gal Sila, il Comune di Matera, la città Aliano, la Regione Calabria, nonché imprenditori privati; una manifestazione che ha avuto una eco nazionale: basti pensare che l’evento è stato pubblicizzato sul Venerdì di Repubblica, insieme ai Festival di Aliano e di Bisaccia”.
In più, “si è più volte detto che la rassegna estiva sarà a costo zero per il bilancio comunale, in quanto abbiamo partecipato ad un bando regionale per promozione del turismo e al bando legge 13 / 85 e auspichiamo di collocarci in posizione utile per il finanziamento; intanto, in attesa della istruttoria le spese sostenute sono impegnate su fondi di premialità ministeriale dello Sprar che ammontano a 37.100 euro. Del resto, se si evitasse di soffiare strumentalmente sul vento della polemica e si esercitasse la funzione di consigliere comunale lor signori avrebbero potuto verificarlo”.
Infine, “non lasceremo che chi ha divorato la città di Acri, generando il dissesto, possa impartire di lezione di sorta, in quanto la storia politica di lor signori, ben conosciuta dai nostri concittadini, imporrebbe il silenzio assoluto, quanto meno per senso di pudore”.
Da “Il Quotidiano del Sud” del 15-08-2018 Piero Cirino