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Acri-Tari, è scontro frontale tra sindaco e comitato

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ACRI – Sul caro tasse, in particolare sulla Tari, è scontro frontale tra l’Associazione Libera Cittadina Acrese, che ha portato in piazza circa cinquemila persone, e l’amministrazione comunale.
A certificarlo la riunione di ieri pomeriggio nella sede municipale. Da una parte il sindaco Nicola Tenuta, con l’intera giunta e molti consiglieri di maggioranza; dall’altra, un’ampia delegazione del comitato civico.
Il nodo del contendere è l’applicazione dell’articolo 35 del regolamento comunale, in base al quale la Tari sarebbe dovuta nella misura del 20% poiché nel 2014 il servizio di raccolta dei rifiuti non funzionò a regime e si verificarono numerosi disservizi.
Per il sindaco non può essere applicato perché occorrerebbe una certificazione dell’autorità sanitaria, non si è ben capito se l’Azienda Sanitaria Provinciale o l’Arpacal, per il comitato esistono invece i presupposti per ottenere l’abbattimento dell’80% degli importi.
Ieri la delegazione dell’associazione ha portato un documento dell’Arpacal in cui vi si denuncia la situazione di pericolo per la salute pubblica e per l’ambiente: per il comitato vale come certificazione, per il sindaco no.
Il primo cittadino ha anche fatto riferimento a una sentenza del Tar Calabria in una situazione analoga.
Tenuta ha proposto al comitato di fare una delegazione congiunta e di recarsi all’assessorato regionale all’Ambiente, per rivendicare una riduzione della tassa poiché i disservizi alla raccolta dei rifiuti sono stati determinati dalla chiusura delle discariche comunali imposta dalla Regione. Per l’Associazione Libera Cittadina Acrese condizione preliminare e irrinunciabile è il ritiro delle cartelle. Il sindaco l’ha definita impraticabile e ognuno è rimasto nella posizione di partenza.
Buone notizie invece sulle bollette dell’acqua. Il sindaco ha comunicato che vanno riviste, poiché vi sarebbe stato un problema causato dal sistema informatico, che ha calcolato una quota minima di 140 metri cubi, mentre la tassa va pagata in base al consumo effettivo, senza quote minime. Chi ha già pagato, riavrà indietro la somma eccedente il dovuto, chi non l’ha fatto avrà una rideterminazione degli importi.
Il confronto, durato oltre due ore e mezza, alla presenza dei giornalisti, ammessi in qualità di osservatori, a tratti è stato anche duro e spigoloso, con accuse precise che il comitato ha rivolto all’amministrazione comunale e risposte immediate di sindaco e assessori.
Il comitato ha rifiutato la proposta sulla Tari del sindaco e ora ha l’onere della prossima mossa. Se non altro, l’incontro di ieri è servito a riprendere un confronto che nelle ultime settimane si era interrotto, sebbene a poco sia servito per rimuovere incomprensioni e contrapposizioni sulla Tari, con probabilità sempre più alte che la questione finisca in Tribunale.

Acri, 02-03-2015 Piero Cirino


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