ACRI : Tasse , il comitato dichiara guerra al Comune
Non si placano le polemiche sui tributi comunali. Tra Servizio Idrico Integrato e Tari i contribuenti hanno ricevuto cartelle salatissime.
Lamministrazione comunale ha spiegato che, per via di una situazione finanziaria dellente al limite del tracollo, è stata costretta ad applicare il massimo delle aliquote.
Nel frattempo, nelle scorse settimane, per iniziativa della sezione locale della Confcommercio, si è tenuta una manifestazione pubblica.
Da qui è poi nato un comitato, denominato Crisi e tasse, chiamato a promuovere azioni di lotta collettive, al fine di rendere la protesta più incisiva.
Una riunione si è tenuta sabato sera, nei locali dellAzienda Calabria Verde, ex comunità montana Destra Crati. In questa circostanza è stata formalizzata la costituzione di un comitato provvisorio, coordinato dal presidente della Confcommercio di Acri, Vincenzo Toscano.
E stata già fissata una nuova riunione per domani sera ed è probabile che in questa circostanza venga annunciata una manifestazione di ampio coivolgimento popolare. Si pensa a uno sciopero, ma è solo una delle tante ipotesi in campo.
Soprattutto le attività commerciali hanno denunciato limpossibilità, a fronte di una crisi che morde sempre di più, di poter pagare tasse così esose.
Nei giorni scorsi, lamminsitrazione comunale, in una nota, ha spiegato che alcuni dei cittadini che in tale assemblea (quella promossa dalla Confcommercio ndr) lamentavano di essere tra i più vessati rientrano, invece, nella categoria degli evasori, ciò nella categoria di chi utilizza i beni e servizi pubblici, ma non paga il corrispettivo al Comune e quindi allintera collettività. Giudizi netti, che hanno anche suscitano irritazione tra i commercianti.
Ieri intanto il Comune ha pubblicato un avviso pubblico a proposito della Tari.
Vi si invitano i titolari di attività commerciali, industriali e artigianali ad attivarsi presso lUfficio Tributi del Comune, al fine di vedersi riconosciute le agevolazioni, le riduzioni e le esenzioni previste dallarticolo 28 del regolamento comunale in materia.
Dovranno essere escluse, relativamente alle attività industriali e artigianali, quelle superfici oggetto di lavorazione e produzione di rifiuti speciali.
Laddove vi sia oggettiva difficoltà a delimitare le superfici, si applicheranno percentuali di riduzione pari al 20% per le attività artigianali e industriali e del 15% per le attività commerciali.
Per i rifiuti speciali assimilati agli urbani, qualora superino, per produzione annua, i 10 kg/mq, non saranno più considerati assimilati e quindi iscrivibili a ruolo.
Piero Cirino
Da Il Quotidiano del Sud del 27-01-2015.