ACRI: Tenuta, Debiti per Quasi Venti Milioni di Euro
Archiviati due mesi di polemiche, che hanno accompagnato le incompatibilità di alcuni consiglieri, ieri il consiglio comunale ha finalmente potuto ottemperare agli adempimenti di inizio legislatura.
Questo l’ordine del giorno con cui si presentava la riunione: surroga del consigliere Cristofaro Giuseppe Salvatore per intervenuta decadenza e successiva convalida del consigliere Mascitti Maria in Ginese; surroga del consigliere Arena Vincenzo per intervenuta decadenza e successiva convalida del consigliere Vigliaturo Anna in Bonofiglio; elezione del presidente e del vicepresidente del consiglio comunale; giuramento del sindaco; comunicazione da parte del sindaco delle avvenute nomine dei componenti la giunta comunale e del vice sindaco; costituzione dei gruppi consiliari e designazione dei rispettivi capigruppo; presentazione degli indirizzi generali di governo relativi alle azioni e ai progetti da realizzare nel corso del mandato; elezione commissione elettorale comunale ai sensi degli art.12 e seguenti del d.p.r. 20 marzo 1967, n.223.
Con l’ingresso di Maria Mascitti e Anna Vigliaturo salgono a tre le presenze rosa nelle assise.
Presidente del consiglio è stato eletto Cosimo Fabbricatore, vice Fabiana Fuscaldo.
Il sindaco, dopo aver letto la formula del giuramento, ha poi presentato la giunta, che già opera dallo scorso 28 giugno: Salvatore Ferraro (Vicesindaco, Lavori Pubblici, Igiene e Ambiente, Arredo urbano, Traffico e Protezione Civile), Pasquale Benvenuto(Sanità, Servizi Sociali, Volontariato e Trasporti), Paola Capalbo(Cultura, Pubblica Istruzione, Rapporti con le Università, Tutela e valorizzazione del centro storico, Turismo, Agricoltura e Forestazione), Ottone Martelli(Personale, Fondi comunitari, Affari Legali, Affari generali e istituzionali, Attività produttive, Formazione professionale, Tributi ed economato) e Maria Francesca Coschignano( Sport e Spettacolo, Tempo libero, Politiche giovanili, Patrimonio e Pari Opportunità).
Si sono quindi costituiti i gruppi e sono stati nominati i capigruppo: Giorgio Basile( Insieme con Tenuta), Luca Roselli (Acri in movimento con Tenuta), Angelo Milordo(Liberi con Tenuta), Pietro Pettinato(Movimento civico uomini e donne con Tenuta), Luigi Maiorano (Futuro acrese), Anna Vigliaturo(Udc), Leonardo Molinari(Centro moderato per la città), Pino Capalbo(Partito Democratico), Fabiana Fuscaldo(Acri bene comune) e Maria Mascitti(Patto per la città).
Nicola Tenuta ha chiesto al consiglio il voto sulle linee programmatiche e lo ha ottenuto, almeno quello della maggioranza che lo sostiene.
Il sindaco ha sostanzialmente ripetuto quello che aveva già esposto in campagna elettorale. Lo ha fatto partitamente, ma senza elementi di diversità rispetto alla campagna elettorale. Del resto, non poteva essere altrimenti.
Alla fine, Tenuta ha comunque dovuto ammettere che “la situazione economico – finanziaria dell’ente pregiudica fortemente la possibilità di realizzare il nostro programma”. Le condizioni della casse comunali hanno costituito il leit – motiv di una lunga polemica estiva, soprattutto tra l’amministrazione comunale e l’Udc.
Alla fine il primo cittadino ha tirato fuori le cifre, che sono impietose: il Comune di Acri ha un indebitamento di oltre 19 milioni e 600 mila euro.
Per Tenuta, “vi sono cifre sovrastimate per quanto riguarda i crediti vantati dal Comune e altri che sono inesigibili, quindi da non considerare, e che ammontano a circa 3 milioni e mezzo di euro”. Inoltre bisogna tenere conto di oltre 6 milioni e 600 mila euro di debiti fuori bilancio. Il resto dei debiti ha copertura finanziaria.
Insomma circa 20 milioni di euro di debiti che legittimano un periodo di lacrime, sudore e sangue.
Le parole del sindaco hanno inevitabilmente innescato il dibattito, su fronti contrapposti, all’interno delle assise, ma c’è da scommettere che verrà alimentato anche all’esterno del palazzo Sanseverino-Falcone nei prossimi giorni.
fonte: Il Quotidiano della Calabria del 03-09-2013.