ACRI: Tenuta, Sulla Tares 2013 non è Possibile Applicare Riduzioni
Non c’è voluto più del passaparola, orale più che sui social network, per radunare ieri un significativo numero di cittadini davanti al Comune per protestare contro l’ultima rata della Tares.
Per dire, sostanzialmente, che dissesto o no, i contribuenti in una fase in cui si riesce a stento a garantire il minimo alle famiglie non possono permettersi di pagare cartelle così esose. Per di più, in un unica soluzione e con una scadenza imminente.
Erano in tanti ieri mattina a chiedere agli amministratori di trovare una soluzione che permetta di pagare meno per un servizio, quello della raccolta dei rifiuti, che in quanto a efficienza, non vive uno dei suoi momenti migliori.
Oltre che sulle abitazioni, la Tares grava in maniera pesante sugli operatori commerciali, con cartelle che spesso raggiungono le migliaia di euro.
In questa situazione non ci vuole un mago per prevedere un elevato tasso di evasione. Non voluta, ma indotta da una crisi che ti costringe a scegliere le priorità anche sulle spese più ordinarie del nucleo familiare.
Queste cose i promotori della protesta ieri mattina le hanno spiegate agli amministratori, che, dal canto loro, hanno scaricato le responsabilità su chi ha provocato debiti per circa venti milioni di euro. Che, al di là del dissesto, prima o poi bisogna pagare.
A incontrare i cittadini è stato il sindaco Nicola Tenuta, e non sono mancati i momenti di tensione.
Il primo cittadino ha spiegato a una delegazione dei manifestanti, tra cui anche il presidente della locale Confcommercio, Enzo Toscano, prima e a tutti gli altri poi, a chiare lettere che, per quanto riguarda la Tares del 2013 ha le mani legate e non si può applicare alcuna riduzione. Tenuta ha aggiunto che al più l’amministrazione comunale può essere più elastica sulla scadenza di fine maggio e che fino ai primi di settembre non verranno inviate cartelle di contestazione per mancato pagamento.
Per quanto riguarda il 2014, il sindaco ha assicurato di voler portare la questione in consiglio comunale, ma non in seduta aperta.
Di diverso avviso sembrano i grillini, che probabilmente nei prossimi giorni raccoglieranno le firme per chiedere che la riunione del consiglio sia aperta alla partecipazione di tutti.
Piero Cirino
Da “Il Quotidiano della Calabria” del 29-05-2014.