Acri-Tenuta,sull’ospedale fiducia a Scura, ma servono i fatti
La riorganizzazione della rete ospedaliera sancisce la chiusura del laboratorio di analisi dell’ospedale civile “Beato Angelo”. Anche la chiusura del laboratorio di analisi.
E’ l’ennesimo servizio depennato in un crescendo che ha trasformato una struttura sanitaria in grado di fronteggiare con successo le istanze di un territorio con circa settantamila abitanti a un Pronto Soccorso allargato, con competenze assai limitate.
Tra gli addetti ai lavori regna un clima di incredulità, quasi si trattasse di una burla.
Qualora, per davvero, si dovesse procedere alla chiusura del laboratorio di analisi, fanno notare in ospedale, ciò inciderebbe anche sulle attività di Pronto Soccorso, per il quale il laboratorio è di importanza vitale. Come dire: senza laboratorio inutile tenere aperto l’ospedale.
Inoltre, nel territorio di riferimento del “Beato Angelo” non vi sono laboratori privati.
Se questo scenario dovesse materializzarsi, l’ospedale di Acri funzionerebbe solo come punto prelievo, mentre gli esami verrebbero fatti altrove.
In ogni caso, quello del laboratorio di analisi è solo la cartina di tornasole di una condizione di prechiusura del nosocomio.
A questa infatti andrebbero sommati anche i venti posti in meno di Medicina, oltre a tutto il resto.
La eventuale chiusura del laboratorio di analisi stride con il clima di ottimismo che l’incontro di otto sindaci del comprensorio hanno avuto, nelle scorse settimane, con il commissario Massimo Scura.
Un fulmine a ciel sereno, anche per il primo cittadino Nicola Tenuta.
“Abbiamo incontrato il Dott. Scura a Catanzaro – dice il sindaco di Acri – e siamo tornati a casa con la convinzione che si sarebbe avviato un percorso virtuoso per le sorti dell’ospedale di Acri. Abbiamo grande fiducia nell’operato del commissario alla Sanità e siamo certi che terrà nel dovuto conto le osservazioni che i rappresentati di un territorio così vasto gli hanno fatto pervenire”.
Tenuta non vuole pensare a un ulteriore indebolimento dell’ospedale civile “Beato Angelo”, “ma è ovvio che se per davvero la chiusura del laboratorio di analisi dovesse avvenire, saremmo di fronte a una situazione assai diversa rispetto a quella che ci ha prospettato il Dott. Scura e ne dovremmo prendere atto”.
Sul fronte politico, da segnalare sensibilità diverse: mentre nella maggioranza si privilegia il canale con Scura, il Partito Democratico addebita proprio ai commissari la lenta e inesorabile decadenza della struttura ospedaliera acrese e chiede di restituire al presidente Mario Oliverio le sue prerogative.
Nelle scorse settimane il comitato cittadino che sta protestando per il caro tasse aveva preannunciato la volontà di estendere la lotta anche alle sorti dell’ospedale cittadino. L’atto di riorganizzazione della rete ospedaliera ora dà nuovo vigore a questo proposito.
Piero Cirino
Da “Il Quotidiano del Sud” del 12-04-2015