Politica

Acri-Toscano incompatibile, Tenuta scrive alla Confcommercio

Condividi:

Si inaspriscono i toni della polemica tra il sindaco Nicola Tenuta e il presidente della Confcommercio di Acri, nonché presidente della Laca (Libera Associazione Cittadini Acresi), Vincenzo Toscano.
Il primo cittadino ha fatto sapere ieri di aver sollevato una questione ti incompatibilità tra le due cariche ricoperte da Toscano.
“Ho chiesto direttamente alla Confcommercio nazionale e provinciale – scrive in una nota Nicola Ternuta -, se il ruolo del sig. Vincenzo Toscano, presidente della Confcommercio di Acri, sia compatibile con quello di presidente dell’Associazione Laca”.
Nella qualità di sindaco – è scritto nella lettera che Tenuta ha inviato ai vertici della Confcommercio -, ritengo doveroso sottoporre al vostro esame la posizione del sig. Vincenzo Toscano, presidente della Confcommercio di Acri, che risulta essere in palese contrasto con i principi statutari e del codice etico approvato dalla vostra associazione”
In particolare, “lo stesso, in violazione dell’articolo 4 delllo statuto e dell’articolo 2, comma 3 del codice etico, ricopre anche il ruolo di presidente dell’associazione Laca che svolge sul territorio aperta attività politica di contrasto all’amministrazione da me guidata, venendo meno al dovere di imparzialità ed indipendenza verso le istituzioni a cui è tenuta in forza degli atti della Federazione. L’articolo 2, comma 3 – prosegue Nicola Tenuta -, è molto chiaro e afferma che nei rapporti con soggetto terzi, gli organi della Confcommercio sono tenuti al rispetto dei fondamenti di imparzialità e indipendenza, mente l’articolo 4 dello statuto recita che la Confcommercio è un’associazione libera da qualsivoglia condizionamento, legame e vincolo con partiti, associazioni e movimenti politici. Al sig. Toscano – conclude il sindaco di Acri -, in qualità di presidente della Confcommercio, ricordo che questa amministrazione comunale non ha mai ricevuto proposte serie per il rilancio dell’economia locale e per il sostegno ai commercianti. Infine, ricordo e lui ed ai cittadini che il Comune è stato costretto a dichiarare lo stato di dissesto finanziario nel dicembre 2013, in quanto la Corte dei Conti ha riconosciuto irregolarità nel bilancio relativo al 2011, quando a guidare il Comune non era il sottoscritto”.
Piero Cirino
Da “Il Quotidiano del Sud” del 09-02-2016.


Condividi:

Lascia un commento

error: Content is protected !!