Acri-Viteritti e Cavallotti dichiarano guerra a Tenuta
Con la costituzione del gruppo “Movimento per Acri democratica”, i consiglieri comunali Natale Viteritti e Luigi Cavallotti, dopo essere stati esclusi dalle commissioni consiliari permanenti, hanno ufficializzato il loro passaggio all’opposizione. Uno strappo consumato da tempo, ma ora anche sancito dalla collocazione nelle assise municipali.
Viteritti ha spiegato che questo passaggio si rende necessario proprio per rientrare nelle commissioni, ma che si sentono vittime di un sopruso e che continueranno a far valere le loro ragioni nelle sedi più opportune, che per il momento significa la Prefettura.
Intanto danno battaglia al sindaco Tenuta e alla maggioranza. A inizio dell’ultima seduta del consiglio comunale hanno presentato ben tre interrogazioni. Solo a una, quella sulla Tari e la Tares, il primo cittadino ha immediatamente risposto. La seconda è sul recupero dei tributi.
Premesso che, scrivono i due, “è stato affidato alla società Kibernets srl di Bovalino il servizio per affiancamento ed assistenza specialistica, esame e verifica delle attività Irap, della attività Iva e servizi commerciali, per l’importo di 39.000 euro; che nella medesima veniva determinato un compenso nella misura del 22% del maggior recupero Irap e Iva; che nel bilancio di previsione, approvato in data 28-07-2015, venivano appostate nei proventi diversi due voci di entrata relative a tale affidamento per 210000 euro recupero Irap anni 2015 e retro, per euro 792.341,28 recupero Iva anni 2014 e retro, chiedono quale incasso risulta ad oggi accertato per il recupero Irap e Iva; quale importo si prevede accertare e incassare alla fine dell’esercizio 2015; se risulti violata la normativa sugli appalti pubblici qualora la società dovesse accertare un recupero Irap e Iva tale da violare il dlgs163 /2006” poiché se la società accertasse un importo di 200.000,00 euro, di gran lunga inferiore a quanto indicato nel bilancio di previsione, il compenso della stessa sarebbe di 44000 euro, superiore ai quaranta mila euro soglia prevista dall’ art. 125 comma 11 dlgs 163/2006 per gli affidi diretti”.
Sui lodi arbitrali, i due chiedono “se è vero a che, a seguito di lodo arbitrale n. 34, il comune di Acri è risultato soccombente nel giudizio contro il Consorzio Stabile Olimpia per un totale di 1.009.344 euro circa, relativo ad un importo dei lavori di 311.272.73; se è vero che il comune di Acri risulta soccombente anche delle spese del collegio arbitrale e per quale importo ovvero per quale è la quota posta a carico”.
Inoltre domandano “quali sono state le spese legali e tecniche sinora sostenute dal Comune per tali contestazioni; quali le spese da sostenere per l’opposizione al lodo arbitrale; quali i tentativi di composizione nel corso dell’esecuzione dei lavori e quali i tentavi di proposizione accordo bonario”.
Su Tari e Tares, il sindaco ha fin da subito contestato i dati di riferimento forniti nell’interrogazione.
Piero Cirino
Da “Il Quotidiano del Sud” del 29-10-2015.