ACRI:Soppressione Tribunale, Avvocati sul Piede di Guerra
Da oggi trova piena applicazione il famigerato decreto 155/2012, quindi diventano effettivi i “tagli” degli uffici giudiziari ordinari, nonché le disposizioni relative alle ricadute (di natura organizzativa) di soppressioni e accorpamenti degli uffici nei confronti di magistrati, personale amministrativo e personale di polizia giudiziaria.
Ad Acri questo significa chiusura della sezione staccata del Tribunale di Cosenza.
Ieri, nella struttura che ospitava la sede di giustizia, in Via Suor Maria Teresa De Vincenti, gli avvocati del luogo e del circondario hanno chiamato a raccolta tutti gli operatori del settore, organi di stampa, associazioni e semplici cittadini per ragionare su eventuali azioni da mettere in campo per scongiurare la chiusura.
Anche sull’onda emotiva di quanto sta accadendo a Rossano, nel centro presilano, soprattutto in considerazione del fatto che un auspicato ravvedimento del Ministro non c’è stato, si è deciso comunque di far sentire la voce di un’intera comunità.
Era presente anche l’assessore comunale Paola Capalbo, che ha garantito il sostegno del Comune, disposto anche ad accollarsi le spese del già deciso ricorso contro il provvedimento.
Quella della sezione staccata del Tribunale è solo l’ultima di una serie di soppressioni di pubblici servizi che stanno depauperando oltremodo il territorio.
Solo poche settimane fa era stata la brigata della Guardia di Finanza a chiudere i battenti, dopo diciassette anni di ininterrotta presenza.
Rivolgersi a Cosenza, con viaggi praticamente quotidiani per gli avvocati, significa anche una ricaduta pesante sul già fragile tessuto economico della zona, che vive da anni in uno stato di asfissia.
Va infatti considerato un indotto non indifferente, oltre a un aggravio delle spese per intraprendere azioni legali che finiscono con una pronuncia del Tribunale.
Per mantenere gli uffici del Giudice di Pace, l’amministrazione comunale ha deciso di accollarsi i costi di gestione, con struttura a personale.
Tutto questo ieri è stato ribadito nel corso della manifestazione promossa dagli avvocati.
Lunedì prossimo ad Acri arriva il presidente della giunta regionale, Giuseppe Scopelliti, al quale verrà ulteriormente rappresentato il problema, sebbene non sia di diretta pertinenza dell’ente regione.
Per quella data gli avvocati hanno deciso di dar vita a una contestuale manifestazione di protesta in piazza, con volantinaggio e altre forme ancora da studiare.
Per i giorni successivi verrà approntato un programma che permetta di tenere alta l’attenzione sulla vicenda.
Da “Il Quotidiano della Calabria” del 13-09-2013.