Al Festival del cinema di Cannes sbarca Martin Scorsese per la prima mondiale del suo nuovo film
Si è aperta martedì scorso e proseguirà fino a sabato 27, la 76ma edizione del Festival del Cinema di Cannes. Se nei giorni scorsi la scena è stata dominata dall’osannato arrivo in Costa Azzurra del divo Harrison Ford per la presentazione ufficiale fuori concorso del quinto episodio della saga dell’archeologo avventuroso Indiana Jones alle prese con il quadrante del destino, il fine settimana appena archiviato ha visto puntare i riflettori sul regista premio Oscar Martin Scorsese.
Scorsese a 81 anni è tornato per l’ottava volta sul Boulevard de la Croisette, dopo aver vinto la Palma d’Oro nel 1976 con Taxy Driver e dopo il premio per la regia nel 1986 ottenuto per After Hours. E’ arrivato per presentare il suo nuovo film: Killers of the Flower Moon, anche questo fuori concorso. Insieme a lui, sul red carpet, il cast al completo capitanato dai protagonisti Leonardo Di Caprio, che il regista italo-americano dirige per l’ottava volta e Robert De Niro che con Scorsese è all’undicesima esperienza cinematografica; collaborazione iniziata con Mean Street esattamente 50 anni or sono.
La Croisette si è letteralmente bloccata per attendere ed ambire ad un autografo o una foto; quando la comitiva è giunta, era accompagnata da una cospicua e colorata delegazione di nativi americani nei loro costumi tradizionali. Questo perché Killers of the Flower Moon racconta una storia vera ambientata nello stato dell’Oklahoma negli anni 20 del ventesimo secolo, all’interno dei territori, ricchi di petrolio, degli indiani Osage.
Le vicende narrate si basano sul best-seller scritto da David Grann che non è un romanzo, ma è piuttosto scritto con un taglio investigativo e racconta i fatti avvenuti in quei luoghi raggiunti da avventurosi pionieri: una serie di cruenti omicidi ai danni dei nativi, passati alla storia come “Il Regno del Terrore”. Ad adattare questa storia per il grande schermo, ci ha pensato lo stesso Scorsese a quattro mani con Eric Roth, sceneggiatore sei volte candidato agli Oscar che ha vinto la statuetta nel 1995 per Forrest Gump.
Sono trascorsi quattro anni dal precedente lavoro di Martin Scorsese quando, nel 2019, per farsi finanziare The Irishman si era rivolto a Netflix, ora il grosso del budget, qualcosa come circa 200 milioni di dollari, è coperto da Apple Studios; nell’elenco dei produttori della pellicola figura pure il nome dello stesso Scorsese, mentre Di Caprio è tra i produttori esecutivi. Il film, che vi terrà incollati allo schermo per 3 ore e 26 minuti, prima di essere inserito nel circuito streaming di Apple TV+, avrà una regolare distribuzione nelle sale cinematografiche; in Italia ci penserà Leone Group insieme a RaiCinema e 01, in contemporanea all’uscita negli Stati Uniti, il prossimo 19 Ottobre.
Werner Altomare