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“Anora” film pluripremiato agli Oscar è in programmazione nelle sale italiane.

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di Werner Altomare

Anora, è una giovane spogliarellista americana di origini Uzbeke, si esibisce a Brooklyn dove tra i clienti del locale incontra il giovane e ricchissimo figlio di un oligarca russo e si accende, immediata, la scintilla dell’amore. La volontà iniziale dell’autore è quella di raccontare una storia alla Pretty Woman, di cui vengono pure citati sia uno degli scambi di battute più iconici sia il nome di Cenerentola abbinato ad una parolaccia, sia infine l’imperativo della protagonista di non baciare sulla bocca i suoi clienti. I due fuggono a Las Vegas dove si concretizza rapidamente anche il matrimonio, ma la storia da Cenerentola sembra svanire quando la notizia arriva in Russia alle orecchie dei genitori di lui, i quali partono subito con l’obiettivo di far annullare il matrimonio. Quella che seguirà è una rocambolesca avventura ricca di sorprese, che tuttavia non dimentica di avere un cuore e un occhio alla realtà anche all’interno dell’esagerazione comica.

Il film è stato presentato in anteprima il 21 maggio del 2024, al 77º Festival di Cannes, dove ha vinto la Palma d’oro, ottenendo 10 minuti di applausi alla fine della sua proiezione, con gli spettatori tutti in piedi. Il film ha ricevuto il plauso universale della critica cinematografica ed è stato indicato dal National Board of Review e dall’American Film Institute come uno dei migliori 10 film dello scorso anno. Ma quel che è più importante, sono le 6 candidature agli ultimi Premi Oscar che la giuria ha tramutato in cinque statuette tra le più importanti: 4 delle quali sono finite nelle mani di Sean Baker che si è aggiudicato quelli per il miglior Film, la migliore regia, la migliore sceneggiatura originale e il miglior montaggio; dal palco del Dolby Theatre ha esortato i genitori a portare i figli a guardare i film nelle sale cinematografiche. I quattro Oscar sono frutto del fatto che Baker è da sempre abituato a gestire bassi budget che lo hanno portato a lavorare su più parti della produzione di un film. C’è un solo caso precedente di 4 statuette consegnate ad una persona nella stessa edizione: Bong Joon-ho con Parasite, nel 2020. Mikey Madison si è infine aggiudicata l’Oscar per la miglior attrice protagonista, la quale ha anche vinto il premio BAFTA. Peccato per il bravo Jurij Borisov, attore russo che malgrado le candidature come attore non protagonista agli Oscar, ai BAFTA, ai Golden Globe e ad altri importanti premi, non abbia portato a casa alcun riconoscimento.

Per il ruolo di protagonista Baker ha subito pensato a Mikey Madison dopo averla vista interpretare Susan Atkins in C’era una volta a… Hollywood diretta da Quentin Tarantino e per questo ha pubblicamente ringraziato Tarantino durante la consegna degli Oscar. Per prepararsi alle riprese, la Madison ha imparato il russo, a parlare con l’accento tipico di New York (lei che è di Los Angeles) e a eseguire la Lap Dance e la Pole Dance. Ha anche vissuto per un mese a Brighton Beach, il quartiere Newyorkese abitato da Russi, noto anche come Little Odessa.


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