Platea

Antonio Albanese porta sul palcoscenico alcune delle sue maschere iconiche nello spettacolo dal titolo “personaggi”

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Lanciato verso la metà degli anni Novanta dalla trasmissione televisiva Mai dire gol, il comico lombardo di origine siciliana si è imposto successivamente anche a livello cinematografico con diverse pellicole di grande successo, diretto (tra gli altri) da Carlo Mazzacurati, i fratelli Taviani, Francesca Archibugi, Pupi Avati e anche da Woody Allen in To Rome with Love, fino ai più recenti successi di cui lui stesso ha curato la regia: Qualunquemente e Tutto tutto niente niente. Da settembre, infine, è nelle sale cinematografiche italiane con Lintrepido per la regia di Gianni Amelio.

Intanto, Antonio Albanese racconta il presente nel suo ultimo spettacolo teatrale Personaggi, per il quale si può dire che le sfaccettature con cui  li rappresenta hanno un minimo comune denominatore: l’umanità. La realtà diventa teatro attraverso Epifanio, L’Ottimista, il Sommelier, Cetto La Qualunque, Alex Drastico e Perego: maschere e insieme prototipi della nostra società, visi conosciuti che si ritrovano nel vicino di casa, nell’amico del cuore, in noi stessi. Lo spettacolo riunisce alcune tra le  caricature create da Albanese: dall’immigrato che non riesce a inserirsi al Nord, all’imprenditore che lavora 16 ore al giorno, dal sommelier serafico nel decantare il vino, al candidato politico poco politicamente corretto, dal visionario Ottimista “abitante di un mondo perfetto al tenero Epifanio e i suoi sogni internazionali. Personaggi appunto che in questi anni abbiamo imparato a conoscere e ad amare, dove la nevrosi, l’alienazione, il soliloquio, lo scardinamento affettivo della famiglia, l’ottimismo insensato e il vuoto ideologico contribuiscono a tessere la trama scritta dallo stesso Albanese insieme a Michele Serra, Piero Guerrera e Giampiero Solari, che ne ha curato anche la regia. In scena uomini del Sud e del Nord, uomini alti e bassi, grassi e magri, ricchi e poveri, ottimisti e qualunquisti. Figure irriverenti e grottesche, specchio di una realtà guardata con occhio attento e allenato a carpirne i difetti, le abitudini, i tic. Una galleria di anti-eroi che svelano un mondo fatto di ossessioni, paure, deliri di onnipotenza e scorciatoie, ma dove alla fine anche la poesia trova posto. Un recital che racconta, con corrosiva comicità e ritmo serrato, un mondo popolato da personaggi tipici del nostro tempo, dal pensiero contemporaneo interpretato con dirompente fisicità.

La tournee è partita nel dicembre del 2008 e dopo 16 anni e mezzo di repliche (benché non consecutive) si concluderà al Teatro degli Arcimboldi di Milano ad aprile 2025, salvo ulteriori prolungamenti.   Questa settimana partono gli appuntamenti per la stagione 24/25: giovedì 7 al Teatro Ariston di Sanremo, venerdì 8 e sabato 9 al Politeama di Prato; a seguire Pescara, Cesena, Biella, La Spezia, Legnano, Brescia, e Parma, per poi riprendere a gennaio dal Colosseo di Torino.

Werner Altomare


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