Arcangelo Badolati dialoga con gli alunni della Scuola Media “V.Padula”.
Ieri, 14 Aprile 2021, i ragazzi delle classi terze della Scuola Secondaria “V.Padula”, nell’ambito del Progetto “La Giustizia adotta una scuola” hanno intervistato Arcangelo Badolati. Giornalista professionista, laureato in Giurisprudenza, è una delle più note firme del giornalismo calabrese. Caposervizio del quotidiano “Gazzetta del Sud” e autore di numerose pubblicazioni sulle devianze criminali e i misteri calabresi, ha seguito, negli ultimi venti anni, i più importanti processi celebrati in Calabria.
Tra le sue opere “ ‘Ndrangheta eversiva”, volume al centro dell’interesse degli alunni della “Padula” per la ricostruzione che in esso viene fatta del ruolo della ‘ndrangheta nel periodo della strategia della tensione che negli anni ’70 ha visto protagonista la nostra Regione.
In oltre un’ora e mezza di intervista, Badolati ha spiegato il ruolo gel giornalista e della stampa anche nella ricerca della verità dei fatti, spiegando le differenze sostanziali tra verità storica, verità processuale e verità politica. Ha parlato del ruolo dei pentiti anche nelle vicende degli anni di piombo, del ruolo dei servizi deviati, delle strategie del terrorismo nero e di quello rosso, dei moti di Reggio Calabria e della strage di Gioia Tauro, di come la criminalità calabrese tentò il salto di qualità approfittando della strategia della tensione, del tentato Golpe del dicembre 1970 e del giornalista Mauro de Mauro misteriosamente sparito per lupara bianca, dei legami tra Juno Valerio Borghese e Delle Chiaie con la Calabria, della solitudine di Vittorio Occorsio, ieri, e di Gratteri, oggi.
Un’ora e mezza di appassionata conversazione conclusa con una calorosa e struggente difesa della nostra terra e un invito a restare per cambiare <<Credo che in qualsiasi posto si vada lontano dalla propria terra – ha detto Badolati – non si riconosce il cielo. Perché il cielo della tua terra è unico e dovunque si vada si sentirà sempre la nostalgia e un sottile filo di malinconia. In qualunque altro posto del mondo che non sia la tua terra, cercherai sempre i colori del tuo cielo e non li troverai. Cercherai di immaginarlo. Rimanere nella propria terra, rimanere in Calabria, è sì una scelta coraggiosa, ma è anche una scelta meravigliosa perché significa riconoscersi ogni giorno e difendere le proprie radici>>.
Il Dirigente Scolastico Simona Sansosti