Dalla provincia

Bisignano, parte “Dalla spiga al pane”, un progetto sui grani antichi che promuove i sapori di una volta e la salubrità dei prodotti da forno

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Lievita e prende forma a Bisignano (CS) il progetto “Dalla spiga al pane”: una iniziativa nata dall’unione di due storiche attività del territorio, che ha come obiettivo la produzione di prodotti identitari capaci di rispecchiare le caratteristiche autentiche di un prodotto realizzato all’antica e di promuovere la salubrità delle farine macinate da grani antichi.

Il progetto verrà presentato ufficialmente presso il Museo della Liuteria, in Piazza Collina Castello, nel corso di un evento patrocinato dalla Città di Bisignano, che si terrà domenica 27 ottobre 2024, alle ore 16.00, con la partecipazione di rinomati professionisti della cucina, esperti ricercatori e rappresentanti del mondo imprenditoriale e associativo che si occupano dell’ambito alimentare in cui ricade la lodevole iniziativa ideata dal locale panificatore Angelo Meringolo e dall’agricoltore Pietro Marano.

Ai lavori, moderati dal giornalista enogastronomico Valerio Caparelli e aperti dai saluti del Sindaco della Città di Bisignano, Francesco Fucile, prenderanno parte: lo chef Carmelo Fabbricatore, Presidente dell’Unione Regionale Cuochi Calabria; lo chef Enzo Barbieri, Ambasciatore di Calabria Straordinaria nel Mondo; il divulgatore Marcello Bruno, agronomo dell’ARSAC; l’esperto Quintino Bruno, dell’azienda Molino Bruno; Franco Aceto, Presidente di Coldiretti Calabria.

Al termine della presentazione del progetto, prima di accedere alla V Edizione del Festival delle Culture Tradizionali, all’interno di “All’Antica”, un altro evento speciale collegato all’iniziativa che si svolgerà in una struttura interna allo stesso Museo della Liuteria, con l’esposizione delle chitarre battenti della Liuteria De Bonis, sarà possibile degustare gratuitamente il pane all’antica, realizzato con farine Tipo 1 e Tipo 2, nell’ottica di una produzione a km zero, che replica perfettamente quanto facevano i panificatori di una volta: ovvero, partire dal campo e dalla spiga, nel pieno rispetto della biodiversità dei luoghi di coltivazione, piantando e coltivando con cura il grano della nostra terra, nell’ottica dell’autoproduzione, per poi molire a pietra i chicchi e panificare le farine utilizzando del semplice lievito madre.

Una lavorazione lenta, nel rispetto della ritualità di un tempo, dove i pani si cuocevano in un forno a legna, proprio come facevano un tempo le nostre nonne.

L’evento illustrativo del progetto è coordinato dall’Azienda Regionale per lo Sviluppo dell’Agricoltura Calabrese, dall’Unione Regionale Cuochi Calabria, dal Panificio Meringolo e dall’Azienda Agricola GeG, oltre ad essere sostenuto da: Coldiretti Calabria; associazione “L’Olmo di Piano”; IC Statale “G. Pucciano”; Molino Bruno; Tenute Ferraro; Molino San Francesco.


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