Calcio: Eccellenza – L’Acri non va oltre al pari contro la Paolana
ACRI: Leopizzi 6,5, S.Meringolo (’99) 6, Ambrosecchia 6, Sposato 5,5, Scarnato 6, Luzzi 6 (29’st Le Piane 6), Naglieri 6, Santosuosso 6 (35’st Cotello sv), Giudice (’99) 5,5 (33’pt Montalto (’98) 6), Margiotta 5,5, Appella 5,5. In panchina: Palumbo, Perri, Siciliano, Puce(’97). Allenatore: Franco Giugno
PAOLANA: Andreoli 6,5, Benvenuto 6, De Rose (’97) 6, Del Popolo (’98) 6, Mirabelli 6, Filippo 6, Merenda (’97) 5,5, Castellano 5,5 (35’ st C.Pierri sv), S.Longo 5,5, Amendola 6, Serpa (’98) 5,5.In panchina: Marino, D’Angelo (’98), Cavaliere (’98), Sansostri, M.Pierri (’98), Trombetta (’98). Allenatore: Vittorio Perrotta
ARBITRO: Fanara di Cosenza 6 (Assistenti: Tropeano di Cosenza e Greco di Rossano 5,5)
NOTE: Circa 600 spettatori.Ammoniti: Santosuosso (A), Castellano e C.Pierri (P). Angoli: 9-4. Rec. 1’, 5’
Acri (CS) – Un punto a testa ma non tutti contenti. Nello 0 a 0 tra Acri e Paolana si leggono due stati d’animo differenti e contrapposti: soddisfazione per gli ospiti tirrenici autori di una partita ordinata, delusione, invece, in casa rossonera. L’Acri in campionato non riesce ancora ad ottenere la prima vittoria casalinga.
TRA INFORTUNI E “CAMPO” – Per l’Acri di Mister Giugno le attenuanti per una fase iniziale non brillante dal punto di vista, del gioco in alcuni tratti e dei risultati soprattutto in casa possono essere ricercate in due varibili : infortuni e terreno di gioco. Contro la Paolana i rossoneri devono rinunciare per infortunio a Dodaro e Pirotto, con Naglieri in campo reduce da un problema al ginocchio e Le Piane, Montalto e Cotello in panchina ma non al meglio della condizione. La Paolana deve invece fare a meno di bomber Longo e del giovane Mercuri . Il “campo” di casa non è invece più alleato dei rossoneri, ma anzi, ad oggi, è un vero “nemico”, il manto erboso versa in pessime condizioni e chi di dovere (Amministrazione Comunale e società) dovrebbe porre rimedio ad una situazione purtroppo “tragica” cosi come sottolineato anche a fine partita da Giugno. Situazione che penalizza lo spettacolo e mette a rischio anche gli atleti in campo.
LA PARTITA – I novanta minuti non regalano particolari emozioni, con le squadre che giocano prevalentemente nella parte centrale del campo. Al 4’ ci prova la Paolana con S.Longo ma è attento Leopizzi che si ripete al 20’ su un tiro di Amendola. Al 28’ l’Acri si porta in area avversaria con Margiotta, contrastato e messo a terra in area da un difensore avversario, l’arbitro non reputa fallosa l’azione e lascia continuare sotto le proteste dei locali. Al 33’ ci prova sempre Amendola dalla distanza mentre al 35’ arriva la conclusione di Naglieri per i locali che finisce di poco a lato. Nel secondo tempo l’Acri prova a far suo l’incontro. Al 3’ Naglieri lanciato in contropiede sulla destra tira dal limite del area, il pallone viene deviato in angolo da Andreoli. Gli animi si accendono ed al 17’ viene espulso per proteste l’allenatore ospite Perrota. Al 22 ed al 33’ arrivano due occasioni per i rossoneri: la prima con Naglieri la seconda per Sposato che viene però colto in fuorigioco millimetrico a tu per tu con Andreoli. Al 39’ l’Acri va vicinissima al vantaggio con il tiro di Le Piane che colpisce la traversa.
NERVOSISMO – A fine partita arrivano i fischi dei tifosi rossoneri, mentre negli spogliatoi Giugno si scaglia soprattutto sulle pessime condizioni del terreno di gioco e sicuramente in questo c’è da dargli ragione.
INTERVISTE – Per l’Acri nella sala stampa si presenta il dirigente Franco Falco : << Ci spiace molto per il fatto che non riusciamo a vincere ancora in casa – ci dice – il terreno di gioco sta influenzando certamente anche le prestazioni di una squadra tecnica come la nostra ma è chiaro anche che noi dobbiamo e possiamo fare meglio soprattutto in alcune situazioni. >>. Soddisfatto invece Perrotta: << I ragazzi oggi sono stati straordinari e mi devo complimentare con loro – dice – per me è motivo di orgoglio allenare questa squadra, c’è ancora tanto da lavorare soprattutto per una squadra giovane come la mia>>.
Francesco Spina – Il Quotidiano del Sud