Clint Eastwood, grande icona del cinema spegne 92 candeline
Uno degli ultimi grandi divi di Hollywood ha compiuto 92 anni, Clint Eastwood è nato a San Francisco il 31 Maggio del 1930, nella sua lunga carriera si è fatto apprezzare come attore, regista, produttore, musicista, compositore: ha scritto, o collaborato alla scrittura, delle colonne sonore di diversi film che ha diretto o nei quali ha recitato.
E’ stato candidato agli Oscar dodici volte: cinque volte come produttore, quattro volte come regista, due come attore; si è aggiudicato la statuetta ben cinque volte: per la produzione e la regia de Gli Spietati del 1993 e di Million Dollar Baby del 2004 (in entrambi i film aveva ricevuto anche la nomination come attore). In mezzo ai due film l’Oscar Speciale alla memoria di Irvin G. Thalberg, riconoscimento che viene assegnato (non necessariamente ad ogni edizione) a quei produttori che si sono dimostrati creativi e abbiano sostenuto produzioni cinematografiche di alto livello. Eastwood vanta un palmares lunghissimo e importante e il suo nome figura anche in Premi Italiani: 9 candidature ai David di Donatello tra il 2004 e il 2021, vinto tre volte come miglior film straniero e poi il Nastro D’Argento vinto come miglior regista nel 2006 ancora per Million Dollar Baby.
Di origini modeste, sin da piccolo costretto a seguire il padre alla ricerca di un lavoro stabile di città in città, si è fermato a Oakland, California, dove si è iscritto ad una scuola tecnica, ha giocato a pallacanestro con discreto talento, ha fatto diversi lavoretti per aiutare la famiglia: benzinaio, boscaiolo, magazziniere. Quando aveva 25 anni è stato convinto da un suo compagno di scuola a fare un provino come attore, negli studi della Universal. La casa di produzione lo scritturò immediatamente garantendogli una paga e questo gli diede la possibilità di sposare Maggie Johnson la quale gli diede 2 figli: Allison e Kyle, attrice e regista lei, musicista e compositore lui con qualche apparizione come attore in film diretti dal padre. Divorzierà da Maggie e si risposerà con la giornalista Dina Ruiz; da questo matrimonio è nata Colette. Nel periodo compreso tra i due matrimoni aveva avuto relazioni con la ballerina Roxanne Tunis, con l’attrice Sondra Locke, con la hostess Jacelyn Reeves e ancora con l’attrice Frances Fisher. Da tutte queste relazioni sono nati ancora quattro figli.
Clint ha debuttato come attore nel 1955 e fino al 1959 si è arrabattato in ruoli poco gratificanti, fin quando non è stato chiamato ad interpretare il personaggio principale in un telefilm dal titolo Gli uomini della prateria, una serie western che si ispirava al film Fiume Rosso con John Wayne e Montgomery Cliff, a Eastwood toccò proprio il ruolo che era stato di Cliff. In quella circostanza è stato notato e chiamato in Italia per interpretare un personaggio burbero, taciturno e dall’espressione indecifrabile: era il Cavaliere senza nome di Per un pugno di dollari diretto da Sergio Leone, il quale lo volle ancora nelle due pellicole successive della cosiddetta Trilogia del dollaro: Per qualche dollaro in più e Il Buono, il brutto, il cattivo. Personaggio che gli diede finalmente grande popolarità.
Erano gli anni 60 e in quel periodo Clint ha interpretato diversi film western indossando sostanzialmente la stessa maschera. Negli anni 70 la sua notorietà è cresciuta con l’interpretazione ancora di un personaggio rude e dall’atteggiamento da antieroe, questa volta non in sella ad un cavallo ma alla guida di un’auto della polizia: era l’Ispettore Harry Callaghan de Il caso Scorpio è tuo e degli altri quattro episodi che ne seguirono.
Si è accostato presto alla regia già nel 1971, ha debuttato dietro la macchina da presa per Brivido nella notte. Da allora ha diretto diecine e diecine di pellicole, alcune di grande successo, altre capolavori assoluti come Gli Spietati e Million Dollar Baby che, come dicevamo, gli hanno consentito di vincere l’Oscar. Negli ultimi anni Eastwood si è appassionato nel riportare sul grande schermo storie realmente accadute e personaggi veramente esistiti da Invictus a J. Edgar, da American Sniper a Sully, da Attacco al Treno a The Mule fino a Richard Jewel. Il suo, finora, ultimo film è Cry Macho uscito lo scorso anno, nel quale, per l’ennesima volta, Clint sta sia dietro che davanti all’obiettivo.
Clint Eastwood è riuscito ad incassare, con tutti i suoi circa 60 film, complessivamente 1 miliardo e 700 milioni di dollari; il gruppo musicale britannico Gorillaz gli ha dedicato due canzoni: una si intitola Dirty Harry in omaggio al personaggio dell’Ispettore Callaghan, l’altra porta proprio il suo nome.
Sono diversi gli attori italiani che gli hanno dato saltuariamente la voce da Pino Colizzi a Dario Penne, da Ferruccio Amendola a Oreste Lionello, addirittura Peppino Rinaldi, giusto per citarne qualcuno. La sua voce nella trilogia del dollaro è stata quella indimenticabile di Enrico Maria Salerno. Ma se c’è un doppiatore ufficiale italiano di Clint Eastwood, questi è Michele Kalamera.
Eastwood vive da sempre a Carmel, tranquilla e fiorente cittadina sull’Oceano Californiano a sud di San Francisco dove, nel tempo che non dedica al cinema, gestisce un albergo, produce birra, segue la squadra di basket dei Golden State Warriors, dove ha fatto anche il sindaco negli anni 80 e dove gli auguriamo di trascorrere ancora un lungo pezzo della sua vita.
Werner Altomare