“Comitato Settarie No Inquinamento”: alcune precisazioni
Egregio Direttore,
in qualità di legale incaricato dal “Comitato Settarie No Inquinamento”, ritengo opportuno e doveroso intervenire in merito alla vicenda attinente all’istallazione in Località Settarie della stazione radio – base da parte della INWIT S.p.A. e Telecom S.p.A.
Sino ad oggi, ho valutato non necessario intervenire pubblicamente sulla questione, in quanto ho sempre reputato preminente l’interesse generale alla soluzione del problema, rispetto alla diffusione di notizie ed informazioni non funzionali al raggiungimento dello scopo prefissato.
Tale intervento, quindi, matura anche all’esito della pubblicazione su giornali locali di un articolo a firma dell’”Associazione Acri sogna”.
Il “Comitato Settarie No Inquinamento”, soggetto giuridico portatore dell’interesse diffuso inerente, è stato costituito nel marzo 2019 al fine precipuo di avviare ogni e qualunque azione volta alla tutela della salute pubblica in ordine alla problematica dell’inquinamento elettromagnetico insistente sul territorio.
Nello specifico, l’azione del Comitato si è indirizzata sin dall’inizio sul sito in Contrada Settarie, laddove è prevista la costruzione della stazione radio – base indicata.
Già dalle prime fasi della sua nascita, lo stesso Comitato ha avviato formali attività, curate dallo scrivente, volte all’analisi tecnico giuridica del procedimento amministrativo inerente la costruenda opera.
All’esito di accesso ai documenti amministrativi ex Legge n. 241/1990 nei confronti del Comune di Acri e dell’Arpacal, Dipartimento provinciale di Cosenza, Servizio tematico radiazioni e rumore, si è avviata quindi un’interlocuzione di natura collaborativa con l’Ente comunale al fine di pervenire ad una soluzione della problematica in essere.
Lo spirito che ha mosso il Comitato è stato, ed è ancora, quindi, di natura partecipativa, scevro da ogni condizionamento di natura politica o altro.
Ed invero, ho valutato dannosi, ai fini di una corretta azione di tutela degli interessi generali, approcci che non fossero dotati del dovuto grado di zelo e correttezza professionale.
Ad oggi, la questione è formalmente in discussione tra il Comitato ed il Comune di Acri, al quale sono state devolute specifiche questioni di natura giuridica, in attesa di riscontro, le quali, se correttamente analizzate, potrebbero portare ad una soluzione definitiva della vicenda.
Sul contenuto dell’articolo dell’”Associazione Acri sogna”, sul quale esprimo apprezzamento per la vicinanza palesata nella battaglia avviata dal Comitato, preme evidenziare come lo stesso contenga, in termini giuridici e di contenuto fattuale, alcune imprecisioni tali da poter inficiare il corretto inquadramento della vicenda che ci occupa.
A tal proposito, sarebbe opportuno che, in questioni così delicate, che conoscono un elevato ed avanzato grado di approfondimento da parte dei soggetti coinvolti, l’atteggiamento dei cittadini tutti si dimostrasse responsabile, in modo tale da evitare rischi di disinformazione e strumentalizzazioni.
Sarà mia cura, nel prosieguo, in nome e per conto del Comitato, rendere edotta la cittadinanza tutta dei futuri risvolti della questione.
Distinti saluti.
Avv. Angelo Montalto