Consiglio comunale, a un punto di non ritorno i rapporti tra maggioranza e opposizioni
In poco più di quattro ore, ieri pomeriggio, il consiglio comunale ha approvato otto dei nove punti all’ordine del giorno. E’ stato rinviato il settimo: nomina componenti ai sensi dell’art. 6 del regolamento dell’osservatorio ambientale permanente della città di Acri, approvato con delibera di c.c. n.50 del 18.12.2019.
Se ne riparlerà alla prossima seduta, avendo le opposizioni abbandonato l’aula e toccando loro un nome da indicare. In consiglio i rapporti tra maggioranza e minoranze sono ormai a un punto di non ritorno.
E’ un muro contro muro che rende difficile anche trattare e approvare provvedimenti che rappresenterebbero, in una fisiologica dialettica, delle semplici prese d’atto. Addirittura si è anche discusso sulla riformulazione delle commissioni consiliari in seguito all’ingresso in giunta di Franca Sposato e a quello in consiglio di Ines Straface. Sovente intervengono anche questioni personali ad avvelenare ancor di più il clima, già al calor bianco.
La riunione di giovedì è stata preceduta dal ricorso al Prefetto delle opposizioni, che lamentavano la mancata consegne dei documenti relativi all’ordine del giorno in tempi utili e del presidente del consiglio comunale, Angelo Gencarelli, che invece rivendicava la regolarità delle procedure seguite. Con una simile premessa, era lecito aspettarsi un clima di tensione in aula, e così è stato.
C’erano da approvare quattro regolamenti e, tranne quello relativo all’aggiornamento del Piano di Protezione Civile comunale, votato anche dal consigliere di opposizione Salvatore Palumbo, rimasto tra gli scanni consiliari, sono passati con i soli voti della maggioranza, poiché, in segno di protesta le minoranze avevano abbandonato l’aula.
La seduta ha registrato, oltre a quello di Franca Sposato, anche l’ingresso nell’esecutivo di Amedeo Gabriele, in quota Partito Socialista Italiano. Proprio sulle dinamiche relative al consiglio comunale e alla giunta si sono accese le polemiche più frequenti tra i due schieramenti. Le opposizioni hanno puntato il dito contro le diverse dimissioni di assessori in questi tre anni e la trasfigurazione delle assise comunali rispetto all’inizio della legislatura. Per la maggioranza sono numeri che rientrano nella fisiologia politico – amministrativa.