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Coronavirus. Il Tar boccia l’ordinanza di Spirlì sulle scuole: si torna in classe

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Il Tar boccia l’Scuole di ogni ordine e grado riaperte da domani in Calabria. Il Tar della Calabria, infatti, ha sospeso l’ordinanza emessa venerdì dal presidente della Regione Nino Spirlì che sospendeva la didattica in presenza in tutte le scuole.ordinanza di sospensione dell’attività didattica in presenza di Nino Spirlì.

Il Tar, che ha fissato l’udienza di merito per il 14 aprile, ha così accolto il ricorso presentato da un gruppo di genitori, docenti, presidi e associazioni di tutta la regione. Lo ha reso noto l’avv. Paolo Perrone che ha presentato il ricorso.

I giudici amministrativi hanno per prima cosa considerato che la normativa statale prevede esclusivamente per le aree in zona rossa la sospensione delle attività scolastiche in presenza, e la Calabria è in zona gialla.

In più, nel verbale dell’ Unità di crisi dello scorso 5 marzo non riporta un confronto sulle questioni inerenti la chiusura delle scuole e, sempre a parere del Tar, non c’è uno studio su quali e quanti contagi abbiano in concreto interessato le scuole calabresi a prescindere dagli interventi dei sindaci posti in essere su base locale con sospensione delle attività didattiche in presenza “in molti comuni”.

Inoltre, scrivono i giudici amministrativi, “il trend di aumento dei contagi in Calabria è al momento considerevolmente inferiore rispetto a quello nazionale mentre il fatto che in alcuni specifici territori (come le province di Vibo Valentia e Reggio Calabria) la proporzione di nuovi casi sia il doppio della media regionale (comunque sempre lontana dalla media nazionale), a tutto voler concedere potrebbe giustificare al massimo interventi mirati sui comuni di quelle aree e non la chiusura dell’intero sistema di istruzione calabrese”.

Un ulteriore passaggio il Tar Calabria lo riserva all’incremento di posti letto COVID e quelli di terapia intensiva occupati “che resta comunque sotto la soglia di allerta rispetto al rischio saturazione” e al “coefficiente del 9,1% di prevalenza delle varianti sul territorio regionale calabrese che è -su scala nazionale- il più basso in assoluto”. Infine, lo stesso rischio di “alta probabilità di progressione”, richiamato dai report di monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità, da solo non sembra poter giustificare l’adozione dell’ordinanza contingibile e urgente impugnata”.

“Esprimiamo compiacimento e soddisfazione per il decreto cautelare che S.E. il Presidente del T.A.R. Calabria – scrivono gli avvocati Giuseppe Pitaro e Gaetano Liperoti che rappresentano un gruppo di genitori – ha emesso stamane con cui ha disposto la riapertura delle scuole sul ricorso da noi proposto nell’interesse di numerosi genitori preoccupati della crescita psico-fisica e culturale dei loro figli”.


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