Platea

Dopo due anni torna dal vivo al teatro Eliseo di Roma il Gran Premio Internazionale del Doppiaggio

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Il doppiaggio, che secondo i dati del Rapporto sul Doppiaggio di INCE–UNINT del 2019, coinvolge in Italia 3.000 professionisti per 570.000 minuti doppiati con un volume d’affari di 150.000.000 di euro ogni anno, è una delle arti più antiche ed importanti della nostra industria cinematografica. Un lavoro attento, meticoloso, altamente professionale. Una tradizione tutta italiana di doppiatori, traduttori, adattatori, dialoghisti e tecnici che ha consentito che le opere straniere più importanti raggiungessero il grande pubblico cinematografico e televisivo, salvaguardando il patrimonio linguistico nazionale ed evitando, a coloro che non lo amano, di guardare tali opere con i sottotitoli.

Il doppiaggio è sicuramente uno dei passaggi più virtuosi della macchina produttiva legata all’audiovisivo, che attrae un numero sempre maggiore di case di distribuzione internazionali e di piattaforme streaming e on-demand (le cosiddette OTT) nel nostro Paese, procurando occasioni di lavoro a migliaia di professionisti e contribuendo alla crescita progressiva del volume d’affari. Questi Gruppi riconoscono l’assoluta qualità della filiera del doppiaggio italiano (i nostri professionisti sono riconosciuti come i più bravi al mondo nell’arte del doppiaggio) e vengono, non solo per entrare nel nostro mercato, ma anche per guardare al nostro lavoro e cercare di esportare il nostro modello col fine di alzare il livello dei prodotti distribuiti nel mondo.

Allo scopo di sostenere l’attività del doppiaggio, la INCE MEDIA organizza dal 2007 il Gran Premio Internazionale del Doppiaggio, giunto quest’anno alla tredicesima edizione;  dopo quelle del 2019-20 e 2020-21 è tornato ad essere celebrato dal vivo nella cornice del Teatro Eliseo a Roma, presentato, come ormai di consueto, dall’attore e doppiatore Pino Insegno, sotto il titolo di Rinascimento, con l’auspicio che l’arte dell’audiovisivo italiano possa ottenere finalmente la sua definitiva rinascita. Un processo che coinvolge già Le Università e i Licei con Master in traduzione e adattamento con l’obiettivo di far comprendere ai giovani quanto il doppiaggio contribuisca a valorizzare il nostro patrimonio linguistico e culturale. Inoltre, come sottolineato dal Direttore Artistico della manifestazione Filippo Cellini, è stato firmato un decreto legislativo che estende il diritto d’autore alla figura del Direttore del Doppiaggio.

L’edizione di quest’anno si è aperta con l’omaggio degli organizzatori e la standing ovation della platea, con il Gran Premio alla carriera tributato al grande Michele Gammino che festeggia i suoi 60 anni di questo mestiere, durante i quali ha dato la sua splendida voce e le sue straordinarie capacità di recitazione ad attori come Richard Gere, Kevin Costner, Harrison Ford, Jack Nicholson. Carlo Cosolo ha vinto il Premio per la migliore direzione del doppiaggio per il film Dune. Il Premio per la migliore voce femminile è stato attribuito a Barbara De Bortoli per il doppiaggio di Penelope Cruz in Madres Paralelas di Pedro Almodovar. La migliore voce maschile è quella di Francesco Pannofino nel doppiaggio di Denzel Washington nel Macbeth di Joel Cohen. Malcom & Marie, invece, è stato premiato per traduzione e adattamento curati da Davide Quatraro, miglior assistente al doppiaggio è Federica Livio mentre il miglior fonico di sala è Christian Murgia, ancora un volta. Il Premio per il miglior film è andato a Il Potere del Cane il cui doppiaggio è stato curato dalla Dubbing Brothers International Italia. Abbiamo, dunque, avuto un’altra occasione di portare alla luce quelle che sono definite le voci nell’ombra, le quali svolgono un lavoro che spesso passa inosservato ma che è di grande rilevanza, sempre avvolto in un’aura di fascino e di mistero.

Werner Altomare


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