Dopo oltre 40 anni dalla sua uscita è possibile tornare a vedere I cancelli del Cielo, kolossal megalomane di Michael Cimino
I Cancelli del Cielo (titolo originale: Heaven’s Gate) è un film kolossal firmato e diretto da Michael Cimino nel 1980. Cimino, al suo esordio nel 1974 aveva diretto Clint Eastwood e Jeff Bridges (candidato all’Oscar) nell’apprezzato Una Calibro 20 per lo Specialista; la sua seconda regia fu quella del capolavoro Il Cacciatore che si aggiudicò 5 Premi Oscar, due dei quali proprio a Cimino, per la regia e per il film, al quale aveva partecipato nella stesura del soggetto.
Queste premesse convinsero la casa di produzione United Artists ad affidargli per la realizzazione de I Cancelli del Cielo il budget di 7 milioni di dollari, lievitati nel corso dell’opera fino a 44 (esattamente quanto sono costati Star Wars e L’Impero colpisce ancora messi insieme), ma mentre questi ultimi due hanno sbancato il botteghino, il kolossal di Cimino ha incassato soltanto poco più di 3 milioni di dollari. Questo non fu solamente il più grande flop della storia di Hollywood, ma diede una decisiva spallata alla reputazione del regista e, soprattutto, portò la United Artists alla bancarotta, inoltre determinò la fine della cosiddetta Nuova Hollywood: l’epoca nella quale ai registi-autori veniva concessa, dai produttori, piena libertà creativa e accesso illimitato al budget per la creazione delle loro opere. Infine, le maggiori case di produzioni cinematografiche decisero di non realizzare, per diversi anni, film western.
La versione originale de I Cancelli del Cielo aveva la durata di oltre cinque ore a causa di un approccio megalomane di Cimino, il quale, pressato dai produttori, fu costretto a ridurre e la portò fino a quasi a quattro ore. Anche l’argomento trattato fu molto discusso: nel film si racconta una storia realmente accaduta nella Contea di Johnson, in Wyoming, nel 1890, in quella che è passata alla storia come La Battaglia di Johnson County, quando i ricchi proprietari terrieri si coalizzarono per cacciare gli immigrati provenienti dall’Europa che cercavano di insediarsi, recintando i terreni che avevano acquistato regolarmente dal Governo o dalla Società della ferrovia e che i primi ritenevano pascoli liberi a loro disposizione.
A seguito di un ulteriore taglio, la pellicola è tornata nel circuito di proiezione e, dopo un iniziale blando riscontro, ha cominciato ad ottenere un nuovo crescente interesse sia da parte della critica che del pubblico fino a diventare un vero e proprio cult del genere tardo-western. A ciò ha contribuito anche il libro Final Cut di Steven Bach, dirigente della United Artists all’epoca della produzione del film.
Oggi, le diverse analogie con l’ultimo film di Martin Scorsese Killers of the Flower Moon, attualmente in sala con successo, hanno riportato alla ribalta I Cancelli del Cielo che è stato inserito nel circuito della piattaforma streaming Prime Video in una ulteriore versione della durata, questa volta, di soli di 150 minuti: un’ottima occasione per vedere e, magari, conoscere il film, lo stile del regista e i fatti accaduti nelle terre del Wyoming al crepuscolo del diciannovesimo secolo.
Werner Altomare