Cronaca

Droga e armi: arrestati dai Carabinieri a Luzzi padre e figlio

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I Carabinieri della Compagnia di Rende, – a conclusione di un più ampio servizio finalizzato alla ricerca di droga – hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, padre e figlio, rispettivamente di 28 e 56 anni di Luzzi, con l’accusa di detenzione illegale di munizioni e armi, alterazione di arma clandestina, ricettazione e detenzione illecita di sostanze stupefacenti. I militari dell’Aliquota Operativa del Nucleo Operativo e Radiomobile di Rende hanno notato il giovane allontanarsi dalla propria abitazione con fare sospetto ed hanno deciso di sottoporlo a controllo, trovandolo in possesso di circa 11 dosi di cocainapronti alla vendita.

Nel corso del quotidiano servizio di istituto mirato alla prevenzione e al contrasto alla criminalità,

i Carabinieri della Compagnia di Rende hanno inferto un duro colpo al traffico di stupefacenti. In particolare, la perquisizione eseguita nell’abitazione, ha permesso di rinvenire grammi 281,74 di sostanza stupefacente del tipo cocaina e la somma di 21.340,00 euro in contanti in banconote di vario taglio, presunto provento dell’attività di spaccio. Nel corso dell’attività di polizia, è stato trovato diverso materiale (macchina sottovuoto, bustine, bilancini di precisione) destinato alla pesatura, taglio e confezionamento delle dosi da immettere sul mercato.

L’operazione ha portato anche al rinvenimento di un fucile a canne mozze calibro 12, con matricola abrasa e 2 cartucce cal. 12. Le armi ed il munizionamento, repertati dai Carabinieri specializzati dell’Aliquota Operativa di Rende, verranno inviate al RIS dei Carabinieri di Messina per le analisi balistico-dattiloscopiche e per verificare se siano state utilizzate per la commissione di delitti. La droga sequestrata verrà, invece, esaminata dal Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti di Vibo Valentia.

Una volta immessa sul mercato illegale, lo stupefacente venduto al dettaglio avrebbero fruttato diverse centinaia di migliaia di euro. 

Gli arrestati, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Cosenza, sono stati associati presso la Casa Circondariale di Cosenza.


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