“Encanto”, 60mo film animazione Disney
E’ uscito lo scorso week end, in contemporanea nelle sale cinematografiche e sulla piattaforma streaming Disney+, Encanto, il sessantesimo lungometraggio di animazione della Walt Disney Animation Studios, a partire da Biancaneve e i sette nani del 1937.
La narrazione è ambientata in Colombia, in un villaggio che si chiama, appunto, Encanto, situato in un luogo paradisiaco: una valle fiorita e serena che si è formata dopo il sacrificio del patriarca, il quale si è immolato per salvare la famiglia Matrigal.
I Matrigal: originariamente nonna, mamma e tre figli, vivono in una casa magica che prende vita, si muove, agisce e conferisce (sotto l’attenta supervisione di Nonna Alma) dei poteri straordinari, ognuno diverso dall’altro, a tutti i componenti la famiglia, anche a quelli che sono nati dopo, così:
ISABELA: bellissima, fa spuntare ovunque ogni specie di fiori; LUISA: è dotata di una forza sovrumana che mette a disposizione di chiunque; CAMILO: può cambiare sembianze a suo piacimento; JULIETA: riesce a curare ognuno attraverso il cibo; PEPA: cambia il tempo atmosferico secondo il suo umore; ANTONIO: parla con ogni specie di animali; ZIO BRUNO: ha la capacità di vedere il futuro, anche se a volte non sono previsioni proprio azzeccate.
L’unica della famiglia Matrigal a non possedere alcun potere magico è Mirabel, ragazzina occhialuta con i ricci neri. Ma proprio perché diversa da tutti gli altri, la sua normalità la rende speciale e ad un certo punto della storia tutti i membri della famiglia si rivolgono a lei perché è l’unica che potrà salvare Encanto.
La regia è stata affidata a Jared Bush e Byron Howard (che avevano già lavorato insieme per la Disney in Zootropolis del 2016, per il quale hanno vinto l’Oscar) a loro si è aggiunta Charise Castro-Smith, già produttrice di serie horror. I registi hanno dichiarato che la scelta è caduta sulla Colombia perché, secondo loro, quel paese è un importante crocevia culturale che riesce ad inglobare le diverse anime sudamericane: c’è calore e colore, c’è allegria, magia, energia e naturalmente c’è ritmo, musica!
La colonna sonora è stata affidata a Lin-Manuel Miranda, un genio: attore, regista, compositore, paroliere, traduttore, cantante di origini portoricane (già presente nella produzione Disney Oceania del 2016) che ci mette tutto il suo estro e tutta la sua verve latina nello scrivere tante canzoni, ognuna delle quali esprime la personalità dei diversi membri della famiglia, Per l’occasione ha composto anche Colombia mi encanto cantata da Carlos Vive, 17 volte vincitore del Latin Grammy.
A proposito, in Encanto per la prima volta in un film di animazione Disney, i protagonisti non sono 2 o 3, ma addirittura una intera famiglia con tutti i suoi 12 componenti, uniti ma così diversi tra loro.
Nella versione originale della pellicola, per il doppiaggio sono stati chiamati, tra gli altri, Stephanie Beatriz, John Leguizamo, Diane Guerrero, Wilmer Valderrama, tutti attori di origini sudamericane. Tra le voci per l’edizione italiana, invece, ci sono quella di Luca Zingaretti per zio Bruno, Alvaro Soler per Camilo, Diana del Bufalo per Isabela, Alessia Amendola per Luisa e anche quella di Angie Cepeda (attrice colombiana che ha lavorato in Italia con Pieraccioni nel film Il paradiso all’improvviso) per il personaggio di Julieta di cui è doppiatrice anche nella versione originale.
Come ogni film della Disney, Encanto non è solo bello, divertente, coinvolgente anche per gli adulti, ma nasconde (neanche tanto velatamente) una morale, qui forse anche più di una: il rispetto per i sacrifici fatti dalle vecchie generazioni per offrirci ciò di cui godiamo oggi (per esempio) oppure che per poter ricostruire bisogna prima distruggere (e non ci si riferisce solo alle cose fisiche) o ancora la riscoperta dei valori familiari.
Encanto: un’altra bellissima occasione per adulti e bambini di trascorrere un po’ di tempo divertendosi insieme. Al cinema o su Disney+.
Werner Altomare