Platea

Esordio alla regia per Lina Sastri con La casa di Ninetta, tratto da un suo libro

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Lina Sastri, eclettica artista napoletana, con all’attivo grandi performance in teatro, al cinema e in televisione, ottima cantante, interprete della tradizione classica della sua città. Vincitrice di due David di Donatello, un Nastro d’argento, un Premio Ubu (il più importante premio per il teatro in Italia). Nel 2020 al Bif&st le è stato riconosciuto il Premio Federico Fellini alla Carriera. Ha ricevuto l’onorificenza di Commendatore della Repubblica per meriti artistici.

Il Bif&st, che si sta svolgendo a Bari in questa settimana, ritorna nella sua vita e nella sua carriera, perché ospita in concorso La casa di Ninetta suo primo film alla regia, trasposizione dal libro con lo stesso titolo da lei stessa scritto e dal quale era già stato tratto uno spettacolo prodotto dal Teatro Stabile di Napoli, con lei protagonista.La sceneggiatura, anche questa scritta dalla Sastri, tratta di una fiaba, vera, napoletana, la storia di una vecchia donna malata di Alzheimer, sua madre, che all’interno della sua casa parla dell’amore, della violenza, della famiglia, del dolore, della gioia e infine di Napoli, città misteriosa e magica, vissuta fra il presente e il passato.

Una storia di donne, raccontata da donne. Madri e figlie, vecchie e giovani, tutte ruotano intorno alla figura di Ninetta, carismatica e piena di ricordi che via via si confondono a causa di una malattia che non concede speranza. Ma nella vita di Ninetta c’è anche la presenza/assenza costante di Alfonso, il marito che lavora sulle navi da crociera, l’uomo che lei ama e che rappresenta anche la perenne attesa, fino al giorno in cui non tornerà più perché decide di fermarsi in un luogo lontano dove ha formato una nuova famiglia.

Questo film vuole essere un flusso di memoria che passa dal presente al passato guidato dalla voce fuoricampo della figlia Lucia.” dice la Sastri. “È un atto d’amore verso Ninetta, madre e donna speciale, leggera e nobile come la luce e la musica. Ho voluto raccontare poi una storia d’amore, quella di Ninetta e di Alfonso, mio padre. Un amore di altri tempi che si nutre anche di gelosia e, a volte, di violenza. La storia di una famiglia dove Ninetta, forte e leggera, è presente come riferimento di vita, e dove l’uomo, Alfonso, è una figura dalle mille sfaccettature. È la storia di mia madre, del suo passato e dei suoi ultimi anni. E tutt’intorno c’è Napoli unica e meravigliosa, la musica, la magia, la luce. Una favola sospesa fra realtà e immaginazione, che si veste dei colori acquerellati della città, della sua semplicità, della ricchezza delle sue emozioni. Questo film è dedicato a mia madre Ninetta e a mio fratello Carmine che non c’è più“.

La presentazione mondiale della pellicola avverrà, proprio al Bif&st, questo pomeriggio alle 18,30. Nel cast, oltre a Lina Sastri che interpreta sé stessa, anche se nella storia si chiama Lucia, sono Angela Pagano, Maria Pia Calzone e Francesca Tizzano che si alternano nel ruolo di Ninetta nelle diverse età, e Massimo De Matteo che è Alfonso. Il film co-prodotto da Rai Cinema con il contributo di Campania Film Commission sarà in sala dalla prima settimana di maggio.

Werner Altomare


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