comunicato stampa

Fenomeno randagismo: attività svolte, analisi situazione e nuove misure di contrasto

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Nel corso del presente mandato amministrativo abbiamo costantemente tenuto informata la cittadinanza sulle misure di contrasto al randagismo, che purtroppo caratterizza in modo particolare le regioni del sud e abbiamo attenzionato sui comportamenti da seguire e da evitare per non concorrere all’intensificarsi del fenomeno.

La formazione di branchi avviene per due ragioni: presenza di femmine in calore e fonte trofica.

Per la prima abbiamo effettuato catture mirate su femmine, oltre che su cani mordaci.  Purtroppo, il blocco del canile sanitario convenzionato con il Comune di Acri non ha reso più possibile le catture. Come da normativa vigente, si sottolinea l’iter delle catture: l’intervento avviene da parte della squadra cattura, che conduce l’animale nel canile sanitario, dove riceve le cure dovute, la profilassi vaccinale, viene sterilizzato dal personale ASP, per poi essere condotto nel canile rifugio o oasi.

Le richieste di convenzione straordinaria presso gli altri canili sanitari hanno avuto riscontro negativo. Pertanto, non siamo più nelle condizioni di fare catture dalla fine di marzo e continuiamo ad avere grosse difficoltà ad intervenire anche in circostanze di emergenza. Siamo riusciti a sopperire alle situazioni di intervento su cani feriti grazie al supporto di cliniche e ambulatori medici veterinari autorizzati. È venuto meno anche il servizio ambulanza dagli inizi di maggio. Abbiamo attenzionato l’ASP sulla situazione emergenziale che stiamo vivendo, non potendo più catturare ed ingressare gli animali. Pertanto, abbiamo diffidato l’ASP ed investito della problematica la Prefettura di Cosenza, sollecitando un’immediata soluzione al problema. Siamo in attesa ed in data odierna non abbiamo ancora avuto nessun riscontro. Ci risulta soltanto che è in corso una progettazione di un canile sanitario pubblico, che potrà garantire i ricoveri per una parte dei Comuni, ma non possiamo restare in attesa di una tempistica che sicuramente non sarà a breve tempo, a fronte delle necessità e criticità.

Inoltre, abbiamo assistito negli ultimi mesi a continui abbandoni di intere cucciolate di 6/8 animali. Abbiamo fatto del nostro meglio per dare loro rifugio e famiglia, ma non è semplice quando si tratta di un numero così alto!

Pertanto, è importantissimo che   i proprietari sterilizzino i propri cani per evitare cucciolate indesiderate, così come sottolineato durante le campagne di microchippatura.

Inoltre, ogni cane ingressato nei canili ha un costo elevato per l’ente e, quindi, per le tasche dei cittadini. Se non si trova adozione, restano in canile a vita.

Entusiasmanti a tal proposito, i risultati del mese di giugno: sono stati adottati dieci cani, grazie alla collaborazione tra Ente, associazione, ASP e canile. Voglio ringraziare l’associazione Gli Invisibili di Cosenza per il prezioso contributo. Soltanto associazioni come la loro, non i falsi moralisti e animalisti, aiutano in modo concreto l’Ente nella tutela di animali e cittadini. I nostri cuccioli, come Luna, diventato tripode in seguito ad un incidente, Black, Vera, Savina e il tripode di 10 anni Tobia hanno trovato casa ed un’affettuosa famiglia, in gran parte fuori regione. Proseguiremo in questo, attuando intense campagne di adozione.

Un encomio al lavoro, a titolo volontario e gratuito, delle Guardie Zoofile FareAmbiente, che hanno effettuato attività di censimento e monitoraggio, negli ultimi tre mesi, sulla popolazione canina presente sul nostro territorio.

L’elemento trofico è quello che incide anche sul percorso del branco, oltre che alla formazione. Infatti, appare soprattutto nei giorni di esposizione dei rifiuti umido e plastica. Perciò, abbiamo invitato e continuiamo oggi a farlo, soprattutto rivolgendoci ai condomini, a seguire una corretta esposizione di mastelli e buste: rispettare il calendario di raccolta ed esporre nella fascia oraria e nel giorno di conferimento e non precedentemente; sistemare con attenzione e mettere in sicurezza i rifiuti, in modo che non siano raggiungibili da qualsiasi animale. Inoltre, importante non dare d mangiare ai cani presso luoghi di aggregazione, come piazze e corsi e di usare ciotole, che una volta svuotate vanno prelevate dal posto. Abbiamo attenzionato tutti i luoghi di somministrazione cibo di non alimentare i cani in modo non corretto, perché questo li attira e permanendo presso gli stessi, spaventano le persone e attirano altri soggetti. Continuiamo a sensibilizzare i cittadini a collaborare in modo fattivo, con piccole azioni che fanno una grande differenza.

Altro elemento, i cani di proprietà devono come obbligo di legge essere microchippati e NON DEVONO vagare per la città, perché gli stessi si uniscono ed alimentano il numero dei soggetti in branco.

Questi i principali motivi per i quali oggi assistiamo nella nostra città, ma anche in altre realtà a noi limitrofe, al fenomeno randagismo. Da evidenziare che le sole catture non riescono a contenere il fenomeno, ma bisogna migliorare il contesto culturale e perseguire nell’osservazione delle normative per la tutela degli animali e la diffusione e acquisizione del corretto comportamento. TUTTI NE SIAMO RESPONSABILI.

Con delibera di giunta, nella seduta comunale del 28 giugno 2024, in applicazione della Legge Regionale Calabria 45/2023, è stato approvato il nuovo piano di misure ed azioni di contrasto al randagismo dell’Amministrazione comunale.  Al fine di assicurare migliori condizioni di vita per gli animali, attuare azioni di contrasto al fenomeno dell’abbandono e conseguente randagismo, di ridurre il numero dei cani presenti presso il canile, tra le misure sono previsti interventi strutturati di adozione e periodiche campagne straordinarie di sterilizzazione degli animali di proprietà incentivate.

Vicesindaco – Assessore al Randagismo

Anna Cecilia Miele


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