Il businnes del vento si ripresenta ad Acri
Altro che solo sottoservizi e niente pale!
La Hergo Renewables S.p.a, società partecipata di EniPlenitude Spa, ha presentato un progetto presso il Ministero dell’ambiente per piazzare sul territorio di Acri ben 23 aerogeneratori.
Nei giorni scorsi il sindaco con una nota stampa dichiarò che il nostro territorio non era interessato dall’installazione di torri eoliche (a suo dire il progetto prevedeva la realizzazione degli aerogeneratori nel comprensorio di comuni a noi limitrofi) ma solo da opere secondarie relative all’interramento dei cavidotti per il passaggio della linea.
Evidentemente le notizie in possesso del primo cittadino erano completamente sballate.
Il progetto del parco eolico denominato appunto “Impianto Eolico Acri” è costituito da 23 aerogeneratori di potenza unitaria pari a 4,5 MW, una potenza complessiva di 103,5 MW e opere di connessione alla RTN, da realizzarsi nei comuni di Acri, San Demetrio Corone, Terranova da Sibari, Corigliano Rossano e Casali del Manco, ma indovinate dove hanno previsto la realizzazione di tutte e 23 le torri? Ad Acri ovviamente!
Le zone interessate sono Serra Crista, Pertina, Sorbo, Montagnola e Croce di Greca (in quest’ultima area è stata prevista addirittura l’installazione di ben 19 aerogeneratori dei 23 previsti).
Nemmeno il tempo di scongiurare il Parco eolico di Serra Crista, che in confronto a questo sembra pollicino, e di nuovo i signori del vento, che fanno businnes a danno e sulle spalle di territori incontaminati e di coloro che vi abitano, tentano di mettere sotto assedio il nostro patrimonio naturalistico ed ambientale, esponendo i cittadini a rischi sulla salute.
Mi auguro che almeno questa volta l’amministrazione Capalbo si dimostri coerente e consequenziale con quanto stabilito con delibera di consiglio comunale del 28.07.2023 in merito al divieto di realizzare parchi eolici nella zona di Croce di Greca, cercando di ostacolare sin da subito questa mega opera devastatrice con precise e puntuali osservazioni da trasmettere al Ministero per l’Ambiente entro il prossimo 17 ottobre.
È vero che trattandosi di una PAUR (procedura autorizzativa unica regionale) la realizzazione o meno di questo progetto dipenderà soprattutto dalle decisioni che verranno assunte dagli uffici regionali e dagli enti sovracomunali preposti ai controlli ma è altrettanto ovvio che l’ente comunale ha la possibilità di evidenziare e far pesare le proprie ragioni ostative sia con osservazioni scritte che nella conferenza dei servizi.
Come consigliere comunale ed esponente di Sinistra Italiana ho sempre espresso la mia ferma contrarietà ai parchi eolici nel nostro comprensorio, per i diversi aspetti controversi che presentano e perché molto impattante in territori con caratteristiche orografiche come Acri; un genere di impianti di energia rinnovabile che rappresenta più un affare per chi li realizza che un’opportunità per i territori, provocando nocumento non solo all’ambiente ed alla tutela del paesaggio ma anche allo sviluppo di un giusto modello di economia sostenibile.
Ho già preso contatti con i preposti uffici comunali per ottenere tutte le informazioni necessarie e seguirò attentamente gli sviluppi di questo nefasto progetto.
Siamo all’inizio dell’iter procedurale, il mio personale auspicio è che, almeno questa volta, vi possa essere convergenza di vedute e si possa intavolare una discussione proficua con tutte le altre forze politiche presenti in consiglio di maggioranza e minoranza.
Sarebbe opportuna anche la convocazione a breve di una commissione ad hoc per trovare una linea comune a tutela delle ragioni del nostro territorio a vocazione prettamente turistica ed agricolo-pastorale.
Solo difendendo queste prerogative riusciremo a garantire un futuro alle generazioni a venire, in caso contrario saremo responsabili della deturpazione e distruzione dell’enorme patrimonio naturalistico ed ambientale di cui siamo in possesso.
Consigliere comunale Angelo G. Cofone