Scuola

Il Cammino dei cammini, sulle orme di Francesco di Paola

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Gli alunni dell’Ipsia – Iti, frequentanti il Modulo del Piano estate “I benefici del movimento della natura, hanno percorso il Cammino di San Francesco di Paola, accompagnati dai docenti di Scienze motorie, prof. Loris Manes e prof.ssa Deborah Capalbo.

Vi sono ‘percorsi’ in cui molto spazio è lasciato alla riflessione individuale, alla ricerca di un contatto speciale con la natura, per riscoprire la propria dimensione individuale. In virtù di tali considerazioni, la Dirigente scolastica Franca Tortorella ha superato con determinazione tutti gli ostacoli organizzativi ed economici che si frapponevano alla messa in atto di questa formidabile esperienza, offrendo agli alunni una occasione formativa ed altamente entusiasmante.

Fin dal suo insediamento, la Dirigente ha mostrato profonda sensibilità verso i legami religiosi che intercorrono tra Acri, Bisignano e Paola. Infatti, sotto l’egida dei frati Santi ha messo il proprio operato e l’esperienza del Cammino di Francesco di Paola fatto da una rappresentanza della comunità scolastica è stato il suggello di questo anno ricco di insidie.

Il percorso è stato articolato in quattro giornate di piena immersione nella natura. Vista la situazione emergenziale, gli alunni hanno fatto a piedi tappe quotidiane, facendo ritorno a casa nel pomeriggio in autobus, per poi riprendere il cammino dove si era interrotto.

Si tratta di ripercorrere le tappe del pellegrinaggio francescano di ben 108km, caratterizzato da due differenti percorsi, entrambi con destinazione Paola: la via del Giovane e la via dell’Eremita.

Il primo, percorso dagli studenti, parte da San Marco Argentano e ripercorre i luoghi della gioventù del Santo, si tratta di un cammino caratterizzato dall’inquietudine di Francesco circa la sua vocazione. Mentre, il secondo itinerario inizia a Paterno Calabro e ricalca i luoghi in cui Francesco, in età avanzata, fondò i suoi monasteri per dedicarsi alla preghiera.

Ecco qui di seguito, il resoconto di viaggio stilato dai docenti accompagnatori e le tappe percorse:

“Il cammino inizia con visita alla Chiesa e al Convento della Riforma, dove Francesco, allora dodicenne, trascorse l’anno 1429 per adempiere a un voto che i suoi genitori avevano fatto a San Francesco di Assisi, cui si erano rivolti per ottenere la guarigione del figlio, gravemente malato agli occhi.

Il convento, fondato dal beato Pietro Cathin nel 1284, rappresenta uno dei più antichi luoghi dedicati al culto del Santo di Assisi e al suo interno è ancora visibile la grotta in cui Francesco di Paola era solito pregare. Lasciata la città si supera Cervicati e si prosegue camminando attraverso i boschi di castagni della località Aria del Vento (787 m s.l.m.), da cui si può godere di una vista mozzafiato sulla Valle del Crati, sui Monti di Orsomaro e sul Massiccio del Pollino.

Si continua camminando in quota tra i boschi, sopra l’abitato di Mongrassano, dove si può ammirare il “Patriarca di Kroj Shtikàn”, soprannome del castagno millenario il cui tronco misura 11 metri di circonferenza.

Giunti nell’abitato di Cerzeto, borgo arbëreshë fondato a metà del ‘400 dai profughi che dall’Albania fuggirono in seguito all’espansione dell’Impero Ottomano, il Cammino affronta uno dei tratti più affascinanti dal punto di vista naturalistico: nei pressi del Passo della Guardia (970 m s.l.m.) si incontra il faggio di San Francesco, sotto il quale il Santo era solito riposare nei suoi viaggi in direzione di Paola, e si attraversano le faggete del Bosco di Cinquemiglia, nel territorio di Fuscaldo. Sul percorso è visibile Cavallerizzo, centro ormai disabitato a seguito di una frana.

Dopo il valico di Croce di Paola e Montalto, si scende dalla Catena Costiera e i faggi lasciano il posto ai pini marittimi e alla macchia mediterranea lungo la strada che arriva fino al mare, a Paola. Nel paese si visita il Santuario di San Francesco di Paola, dove sono conservate e reliquie del Santo.”

Siamo certi che tale esperienza rimarrà indelebile nella memoria dei partecipanti e fornirà rinnovato slancio per affrontare nuove sfide.

“Il senso della ricerca sta nel cammino fatto e non nella meta; il fine del viaggiare è il viaggiare stesso e non l’arrivare.” Tiziano Terzani.

Ipsia-Iti Acri


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