Il Rotary ha consegnato un drone al Gruppo di Protezione Civile
In un Caffè Letterario gremito, sabato pomeriggio si è tenuta la cerimonia di consegna di un drone da parte del Rotary Club di Acri al Gruppo di Protezione Civile.
Per l’occasione si è anche discusso de “Il ruolo della Protezione Civile e del volontariato nella prevenzione e gestione dei rischi naturali e antropici del nostro territorio”. Ester de Luca, presidente del Rotary Club di Acri, ha spiegato che il drone è stato acquistato con il ricavato dell’annuale asta di beneficenza, tenutasi nello scorso dicembre, e ha ricordato l’impegno che il Rotary tradizionalmente mette nella crescita della comunità acrese. Dopo i saluti dell’assessore Giuseppe Giudice, in rappresentanza dell’amministrazione comunale, è stato Carlo Tansi, geologo e ricercatore Irpi-Cnr, ad accendere la discussione. L’ex capo della Protezione Civile regionale ha ricordato il suo impegno per riformare il sistema e le resistenze della politica. Tansi si è anche soffermato sul contesto territoriale locale, rimarcandone il rischio, tutt’altro che trascurabile, che prima o poi i movimenti tellurici interessino Acri e il circondario.
Flavio Sposato, socio fondatore del Gruppo di Protezione Civile, ha ripercorso questi primi venti anni di presenza sul territorio acrese, evidenziando anche alcune criticità che oggi devono essere adeguatamente fronteggiate. C’era pure Roberto Dodaro, acrese d’adozione e Dirigente Generale del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. Il nuovo numero uno dei Vigili del Fuoco della Calabria ha anche parlato del distaccamento della Caserma di Acri e del suo impegno nel farla nascere. Ora l’ostacolo principale è la mancanza di volontari.
Ha concluso i lavori Michele Folino Gallo, responsabile dell’Unità Operativa di Gestione dei rischi naturali e antropici, che si è soffermato sulla Protezione Civile che ogni cittadino deve poter mettere in campo nei suoi comportamenti quotidiani e sul ruolo della prevenzione.
L’evento rientra anche tra quelli che stanno caratterizzando il ventennale del Gruppo di Protezione Civile. In sala c’era anche Albino Pellegrino, altra figura storica di questo impegno.