Il supereroe della Marvel Comics più amato è giunto fino ad oggi, dopo 60 anni dalla sua creazione
supereroe della Marvel Comics più amato è giunto fino ad oggi, dopo 60 anni dalla sua creazione.
Chissà se il disegnatore Steve Ditko e lo scrittore Stan Lee -entrambi Statunitensi-, quando nel 1962 hanno creato il personaggio di Spidermanimmaginavano che questo supereroe avrebbe attraversato i decenni e sarebbe giunto fino ad oggi, festeggiando il suo sessantesimo compleanno; e questo nonostante ne abbiano decretato la morte nel numero 700 del fumetto nel 2013, forse perché, entrambi arzilli novantenni, pensavano che non sarebbe sopravvissuto alla loro dipartita. Ma Spiderman è notevolmente diverso dagli altri supereroi: molta parte delle storie a fumetti vedono come protagonista anche il suo alter ego Peter Benjamin Parker: uno studente adolescente alle prese con i problemi della sua età. Proprio il fatto di dover convivere quotidianamente con la mancanza di quattrini, di avere una fidanzata, di frequentare la School of Science and Technology lo hanno reso simpatico al pubblico, soprattutto ai suoi (come dire) coetanei. Se poi aggiungete che è rimasto orfano da bambino di entrambi i genitori ed è stato cresciuto dagli zii Ben e May, tutto ciò ha consentito una più immediata identificazione, nonostante i suoi superpoteri. Superpoteri che gli derivano dal morso di un ragno radioattivo durante una lezione a scuola; quando se rende conto, all’inizio li utilizza per guadagnare dei soldi, ma in seguito all’uccisione dello zio Ben capisce di doverli mettere a disposizione del bene della comunità.
In Italia le sue avventure sono state pubblicate per la prima volta nel 1970, mentre nel 1967 aveva preso vita negli States la prima serie di cartoni animati che in Italia arriverà dieci anni dopo, mantenendo la sigla originalericonoscibilissima dagli adolescenti e i bambini dell’epoca. Da allora Peter Parker-Spiderman è stato riproposto in diverse altre serie di animazione, è apparso in cartoon di altri supereroi della Marvel, è stato protagonista in alcune serie televisive e in diecine e diecine di videogiochi, dal 2019 è presente nella serie sul web The daily Bugle, che è la testata giornalistica per la quale, nelle vesti di Peter Parker, lavora come fotografo. Naturalmente anche il cinema ha fatto la sua corposa parte nella divulgazione delle avventure di Spidey (come viene chiamato confidenzialmente), a partire dal 2002 quando comincia la trilogia diretta da Sam Raimi, continuata nel 2004 e conclusa nel 2007 con Tobey Maguire che da il volto all’arrampicamuri. Saltato il progetto per un quarto film con la regia ancora di Raimi, la saga riprende nel 2012 con The Amazing Spiderman replicato nel 2014, entrambi diretti da Marc Webb con Andrew Garfield come protagonista.
Nel 2018 La Sony, che deteneva i diritti cinematografici, ha prodotto e distribuito un film di animazione da molti ritenuto il più bello sull’Uomo Ragno, che ha vinto l’Oscar come miglior film di animazione e che contiene anche una formidabile colonna sonora. L’interesse del mondo dell’intrattenimento cinematografico nei riguardi dell’eroe spararagnatele non conosce flessioni e la Marvel dal 2017 ad oggi ha prodotto altri tre film: Homecoming, Far from home e No way home, una trilogia diretta dal giovane Jon Watts e con il britannico Tom Holland che indossa la tutina rosso-blu. L’ultima delle tre pellicole ha incassato quasi due miliardi di dollari nella sua distribuzione mondiale, il pubblico ha manifestato grande entusiasmo e naturalmente la Sony sta già esplorando le possibilità per un nuovo capitolo, se non addirittura per una nuova trilogia.
Werner Altomare