Infodemia e bufale
“INFODEMIA” è un termine coniato dall’OMS per definire la vasta mole di fake news circolanti su internet e che, puntualmente, il report annuale dell’Italian Digital Media Observatory lo evidenzia proprio in virtù della quantità ingente di bufale che si producono quotidianamente da parte di siti di pseudo informazione. Il report cerca anche di classificare, attraverso alcuni parametri, i siti di bufale e fake news più diffusi del nostro Paese, ma anche quelli che invece risultano più affidabili.
Anche ad Acri, alcuni, fanno disinformazione, pertanto, mi preme chiarire quanto segue:
_ per 5 anni, essendo il Comune in dissesto, non ho avuto alcuna possibilità di avere uno staff.
I sindaci che mi hanno preceduto hanno avuto invece il supporto di tali figure. Mi sono avvalso di tale facoltà attraverso una manifestazione di interesse (Art. 90 TUEL), scegliendo le persone che meglio, a mio avviso, possono supportare il sindaco e la giunta nelle attività normativamente previste. Le polemiche stanno zero. Ancora un volta si disconoscono le più elementari norme: i fondi stanziati per il personale non possono essere utilizzati certamente per asfaltare le strade.
Ma la notizia vera è la seguente, anzi sono due:
_ chi ha firmato l’articolo, e che pratica la cosiddetta “infodemia”, si proponeva alla carica di Consigliere comunale;
_ il Direttore della testata in questione, anch’egli praticante “dell’infodemia”, oltre ad essere stato portavoce di quasi tutti i sindaci che mi hanno preceduto, ha anche avanzato, nella scorsa settimana, candidatura per la figura di portavoce.
Un consiglio per chi ha la presunzione di voler appartenere alla nobile categoria dei giornalisti: quando si affrontano certi argomenti, abbiate cura di approfondire, oltre che mostravi coerenti tra quanto scrivete ed il vostro agire quotidiano.
Pino Capalbo, sindaco di Acri