La pagliuzza e la trave
In politica come nella vita i santi non esistono, esistono le persone con le loro grandezze e le proprie debolezze. La questione ospedale ha tenuto banco in questa nostra città per decenni, si è detto di tutto e di più … con prese di posizione diversificate, alcune volte costruttive, in altri momenti contrapposte alle normali logiche di crescita e di rilancio del nostro nosocomio. Le colpe sono da attribuire a molteplici fattori : la cattiva politica, la gestione manageriale spesso approssimativa, le varie “selezioni” dei camici bianchi ed in particolare la visone sicuramente distorta, da parte dei vari governi nazionali che si sono succeduti, del Sud e della nostra Calabria. Si è spesso parlato della questione meridionale purtroppo in ottica non veritiera, del vissuto inteso solo come terra di conquiste elettorali e collusioni con le mafie e non visto come carenza di attenzione nei confronti dei grandi problemi che affliggono il Meridione e quindi la Calabria. La Calabria non è la terra della mafia e dei terremoti, la Calabria è la Magna Grecia – terra di grande Cultura e di Storia – non dimentichiamocelo mai.
Oggi che finalmente si intravvede una piccola luce in fondo al tunnel con la possibilità di far riprendere al nostro ospedale il ruolo sinergico e centrale che aveva in passato per il popolo di Acri e dei Comuni vicini (basti pensare che l’hinterland abbraccia più di sessantamila persone) c’è chi, in modo “stucchevole”, vuole denigrare l’impegno e il risultato ottenuto con grandi sacrifici ed abnegazione dall’attuale amministrazione, in sinergia con le varie istituzioni sia a livello politico che sanitario e in particolare con l’attenzione di alcuni consiglieri regionali … “perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio?”. Perché sviare l’attenzione dell’opinione pubblica da fatti oggettivi, quali la possibile apertura di nuovi Reparti covid e post-covid e quindi il rilancio del nostro ospedale (si è parlato di Lungodegenza e aggiungeremmo la possibilità di aprire un Reparto di Pneumologia) con articoli inopportuni e ridicoli, vista l’importanza del nobile e caritatevole gesto fatto dall’Arcidiocesi, sminuendo l’opera fatta dalla chiesa. Il Partito Socialista si chiede se questo, oggi, è il modo di fare Politica … se non si hanno argomentazioni valide si farebbe meglio a stare in silenzio per non rischiare di offendere le varie istituzioni, anche quelle ecclesiastiche. Inoltre vorremmo ricordare che chi amministra una città si carica di responsabilità e di oneri nonché di onori che la città e quindi il popolo gli ha riconosciuto con i con il consenso elettorale, legittimandolo a legiferare e a svolgere l’attività amministrativa. Pertanto vogliamo ricordare a qualche consigliere che chi asfalta le strade, chi inaugura palazzi, chi colloca defibrillatori, chi installa postamat, chi ripara guasti elettrici e idrici etc. etc.; è solo ed esclusivamente chi amministra ed è legittimato a farlo … se poi decidesse di voler far parte integrante dell’attuale Amministrazione può farne esplicita richiesta… e comunque oggi si sta cercando di far uscire Acri dall’isolamento nel quale era confinato con grande difficoltà visto il periodo tragico che stiamo vivendo. Pertanto ci appelliamo a tutte le forze politiche ,culturali e sociali di stare uniti cercando di perseguire un fine comune, anche con forme di lotta legittimate, affinché il popolo di Acri ottenga il rispetto e i servizi essenziali garantiti dalla Costituzione.
Partito Socialista di Acri