La politica: servirla o servirsene?
Ci sorprende che proprio da Forza Italia arrivino lezioni di morale e di deontologia politica ma sappiamo da quale pulpito vengono le prediche.
Un partito che sul territorio, di fatto , non si è mai radicato e che ha sempre sfruttato, negli anni, numerosi ed ambigui personaggi che di solito si ritrovano candidati con numerosi altri schieramenti politici.
La loro credibilità è pari a zero, infatti, alle scorse elezioni il paese che descrivevano dalla loro parte li ha bocciati.
L’ospedale che dicono di voler salvare con i viaggi della genuflessione , è stato ridimensionato, guarda caso proprio nel periodo in cui le destre amministravano il nostro territorio ,distruggendo il nostro fitto tessuto sociale.
Il tentativo, becero, di boicottare la manifestazione con i soliti proclami e le foto “recenti” di rito non ha sortito effetti. La migliore risposta l’ha data la gente, libera di partecipare e senza strumentalizzazione politica.
Art. Uno, da sempre a difesa del diritto alla salute, con una sanità pubblica da potenziare, insieme a tutte le forze di maggioranza, è e sarà a fianco del sindaco in tutte le azioni che saranno intraprese fino a quando non si otterrà un sacrosanto diritto, soprattutto delle aree disagiate, il potenziamento del nostro presidio ospedaliero e la garanzia di una medicina territoriale efficiente.
Al resto non è necessario rispondere, la povertà mentale conduce a buttare sassolini nello stagno che non sortiscono effetti, notiamo, solo, che ci sono seri problemi di alfabetizzazione perché è stato scritto che il movimento di Articolo Uno stesse pensando, in solitario, a distribuire documenti politici per strumentalizzare la manifestazione in difesa della salute pubblica per ambizioni personali.
Invitiamo i rappresentanti di questo movimento a rileggere il volantino che non ha nessun riferimento politico ed è firmato dal sindaco per rivolgersi a tutta la cittadinanza che ha il diritto e il dovere civico di difendere quell’ospedale che avete contribuito a distruggere nel tempo. Noi non abbiamo padroni e quando si è trattato di protestare contro i nostri rappresentanti lo abbiamo fatto con trasparenza, soprattutto, in difesa dei diritti della nostra comunità. Lo facciamo perché noi serviamo la politica e non ce ne serviamo, facendo i saltimbanchi da un partito all’altro secondo le opportunità che si vedono in prospettiva.
Articolo Uno sezione di Acri