Lo scempio dell’eolico
Il comitato “Acri proteggiAMOilterritorio” sperava che la vicenda riguardante il parco eolico fosse per Acri un capitolo chiuso, ma a quanto pare il mancato via libera per il parco eolico Serra Crista era solo un antefatto di un problema ancora più grave e serio.
È noto, infatti, che Acri e le sue montagne saranno circondate e assediate da ben 23 aerogeneratori ( pale eoliche ) per una potenza massima complessiva di 103,50 MW previste nel progetto “Impianto eolico Acri” presentato dalla multinazionale Hergo Renewables con partecipazione di Eni Plenitude direttamente al Ministero dell’ambiente.
Dalla disamina del progetto, fortunatamente ancora solo in fase di valutazione, si legge che le pale verranno impiantate tutte sul territorio di Acri a partire dalla Crista passando da Pertina e Montagnola fino ad arrivare a devastare tutta la Sila Greca con collegamenti di cavidotti verso Casali del Manco e Corigliano-Rossano.
Come se non bastasse , altri due progetti della stessa tipologia saranno realizzati sui territori albanesi a noi confinanti.
Il Comitato “Acri ProteggiAMOil territorio, fortemente preoccupato, ritiene che sulla vicenda tutti i cittadini debbano essere informati con tempestività e trasparenza e con dati di fatto veritieri rispetto alle fonti.
Le informazioni che sono circolate in questi giorni non hanno dato alla cittadinanza la possibilità di rendersi realmente conto dell’impattante portata di questo progetto. Infatti, il Sindaco nelle sue comunicazioni, fino a poche ore fa, ha rassicurato i cittadini, sostenendo che ad Acri ci sarebbero stati solo cavidotti, mentre le pale vere e proprie sarebbero state impiantate in zone fuori dal nostro territorio.
Dalle informazioni rilevabili sul sito del Ministero dell’Ambiente (https://va.mite.gov.it/it-IT/Oggetti/Documentazione/11199/16817), era già chiaro da giorni che Acri avrebbe avuto “il privilegio” “e “l’esclusiva “ di disporre di ben 23 pale eoliche all’interno del suo territorio.
Esiste, inoltre, un nutrito gruppo di cittadini preoccupati e allarmati per aver saputo di essere stati inseriti in un corposo elenco di persone che subiranno la procedura di esproprio dei loro terreni e fabbricati.
Leggiamo in questo momento che il sindaco, finalmente, ha preso atto del devastante progetto eolico manifestando contrarietà alla sua realizzazione.
Chiediamo adesso: “quali sono le azioni che si intendono compiere in qualità di Amministrazione comunale ?”
Il primo atto “doveroso” da concretizzare da parte di quest’ultima e del Consiglio dovrebbe essere quello di convocare nell’immediato una seduta per:
1) ripristinare la revocata delibera n. 43 del 29.10. 2012;
2) prendere atto del progetto sopracitato rigettandolo con un atto deliberativo;
3,) monitorare e attenzionare le fasi procedurali del progetto valutando se ci sono specifici elementi utili alla stesura delle osservazioni entro i termini previsti.
Auspichiamo che, per questa volta, cittadini e sindaco stiano dalla stessa parte e abbiano gli stessi obiettivi.
Comunque, Signor Sindaco, non esistevano allora riguardo il parco eolico di Serra Crista, e non esistono oggi, opere compensative che possano giustificare la deturpazione di un ambiente naturale come il nostro e la distruzione di un ecosistema che garantisce la salute e la qualità della Vita della nostra città.
Noi ci siamo!!
Comitato ProteggiAMOilterritorio