Molinaro: “Il reparto Covid dell’ospedale di Acri sia allestito nel vecchio padiglione per non interrompere le prestazioni chirurgiche”
Il consigliere regionale della Lega, Pietro Molinaro ha scritto una lettera al Commissario dell’ASP di Cosenza, Simonetta Cinzia Bettelini per chiedere che il nuovo Reparto Covid, per pazienti non gravi, dell’ospedale di Acri, sia allestito nel vecchio padiglione, anziché nel nuovo, per non interrompere l’erogazione delle prestazioni sanitarie chirurgiche.
Nella lettera Molinaro ha chiesto, dunque, che sia modificata la decisione dell’ASP di attrezzare il reparto Covid nel padiglione nuovo. Nel formulare la sua richiesta Molinaro indica che “anche secondo il parere dei sanitari operanti presso l’ospedale, il luogo più idoneo è presso il vecchio padiglione”.
Nel motivare la sua richiesta Molinaro indica diverse ragioni. “Innanzitutto nel vecchio padiglione esiste un terzo piano già libero e ristrutturato ed attrezzato, pertanto disponibile all’immediato utilizzo. Tale spazio potrebbe essere direttamente utilizzato come reparto Covid, oppure in questi locali del terzo piano potrebbe essere spostato il reparto medicina, attualmente attivo al primo piano, permettendo di allocare il reparto Covid al primo piano, sempre del vecchio padiglione. A ciò si aggiunge che, se il reparto Covid fosse ubicato presso il nuovo padiglione, dovrebbero essere interrotte fondamentali prestazioni sanitarie chirurgiche che attualmente sono erogate con positivo riscontro sul territorio. Mi riferisco -illustra – in particolare alle prestazioni sanitarie di media chirurgia (generale, endoscopica, ginecologica, urologica, oculistica, dermatologica) ed attività ambulatoriale di chirurgia generale, urologia, endoscopia digestiva/urologica/ginnecologica, ecografia diagnostica, ecocolrdoppler, senologia, oculistica, ginecologica/ostetrica, terapia del dolore, dermatologia.”
Per valutare la preferenza per la soluzione che ha proposto, il consigliere regionale ha invitato la dott.ssa Betteliniad “un sopralluogo, alla presenza di personale sanitario operante presso l’ospedale che potrà contribuire alla decisione più idonea, nell’esclusivi interesse dei cittadini di nessun altro.”