‘Muori cornuto’, Badolati e Mazzotta emozionano
Peppino Mazzotta e Arcangelo Badolati hanno regalato emozioni, domenica pomeriggio, in occasione della presentazione del libro “Muori cornuto”, di cui sono autori.
L’iniziativa è stata promossa dalla fondazione culturale “Vincenzo Padula”, nell’ambito del programma di celebrazioni del bicentenario della nascita dell’intellettuale acrese, e si è tenuta nel chiostro del Palazzo Sanseverino-Falcone. Il libro parla della vicenda esistenziale di Giuseppe Zangara, calabrese che da Ferruzzano emigra per gli Stati Uniti a inizio ‘900. Sviluppa un odio viscerale nei confronti del capitalismo, individuato come responsabile delle iniquità sociali e delle sopraffazioni che gli ultimi sono costretti a subire dai potenti. Quindi Zangara, per riscattare gli oppressi, concepisce il proposito di uccidere il presidente degli Stati Uniti, Franklyn Delano Roosevelt. Sbaglia mira e colpisce a morte invece il sindaco di Chicago. Badolati e Mazzotta raccontano la storia di questo calabrese che vive un’esistenza intrisa di negatività e sofferenze, fino alla morte sulla sedia elettrica.
La prima parte del libro è scritta in forma narrativa, la seconda riporta invece i dialoghi della pièce “Giuseppe Z.”, ideata e diretta da Peppino Mazzotta e messa in scena due anni fa al Teatro Stabile di Napoli. Il popolare attore alla fine ha anche recitato l’epilogo, ottenendo applausi e consensi.
Durante la serata, condotta dal giornalista Piero Cirino, intermezzi musicali, curati dai maestri Danilo Guido e Diego Altomare, con composizioni che si riferiscono a musicisti di origini italiane nell’America degli anni venti del ‘900. Arcangelo Badolati e Peppino Mazzotta torneranno ad Acri a fine novembre, per ritirare il Premio Padula