Nicola Tenuta è il Nuovo Sindaco di Acri – Scarica i dati dello scrutinio
L’esito del turno di ballottaggio incorona Nicola Tenuta nuovo sindaco della città. Ha avuto la meglio sullo sfidante Giuseppe Cristofaro.
Tenuta era alla testa di quattro liste civiche(Acri con Tenuta in movimento, Insieme con Tenuta, Liberi con Tenuta e Movimento Civico uomini e donne liberi con Tenuta), Cristofaro di un centrosinistra di cinque (Acri bene Comune, Patto per la città, Partito Democratico, Sinistra Ecologia e Libertà e Partito Socialista Italiano).
L’affermazione del nuovo primo cittadino è stata netta e non si presta a equivoci di sorta: 6950 voti(55,54%), a fronte dei 5563(44,46%) dello sfidante del centrosinistra.
I due sono separati da 1387 preferenze. Al primo turno Cristofaro era in vantaggio di 270 voti e ne ha incrementati 243. Tenuta rispetto a due settimane fa ha avuto 1900 preferenze in più: una valanga al di là delle più rosee previsioni e non contemplata neanche negli incubi peggiori del centrosinistra.
Tenuta ha avuto la meglio nella stragrande maggioranza delle trentacinque sezioni elettorali disseminate su circa duecento chilometri quadrati di territorio.
La lettura politica più evidente è che l’elettorato di centro – destra che due settimane fa aveva bocciato Luigi Maiorano in questa circostanza ha votato massicciamente per Nicola Tenuta.
A caldo, il neo – sindaco, rivolgendosi ai cittadini, ha detto: “ha vinto uno di voi”. Ha quindi parlato di “un successo straordinario”, alimentato in larga parte “dal voto moderato”.
“Quando ho visto i voti ottenuti al primo turno – ha aggiunto Nicola Tenuta – ho capito che ce l’avremmo fatta. Era un successo che induceva all’ottimismo”.
Rivolgendosi a Giuseppe Cristofaro, “è persona perbene che mi ha telefonato, per congratularsi, ancora prima che fosse finito lo scrutinio”.
Tenuta ha 58 anni, è sposato e padre di due figli e svolge la professione di commercialista.
E’ cresciuto nella scuola della Democrazia Cristiana, anche se i primi incarichi di rilievo li ha nel Ccd, nato dopo la fine dell’esperienza della balena bianca, nella cosiddetta Seconda Repubblica.
Nel 2000, dopo la fine anticipata della legislatura e la caduta della giunta guidata da Angelo Rocco, Gino Trematerra, plenipotenziario calabrese del Ccd, consigliere e assessore regionali, individua il lui la figura giunta per strappare il Comune al centrosinistra.
Complice la spaccatura nella sinistra e grazie all’accordo con Rinascita Democratica Popolare, movimento civico che poi confluirà nell’Udc, riesce a vincere alla testa di una coalizione di centro – destra, di cui fanno parte anche Alleanza Nazionale e Forza Italia.
Governerà per cinque anni. Nel 2005 è ricandidato, ma per una manciata di voti è sconfitto da Elio Coschignano, candidato di un centrosinistra che ritorna al governo della città. La sconfitta accentua quelle incrinature che la responsabilità di un ruolo di governo avevano in qualche modo limitato.
A distanza di qualche mese dalla sconfitta, Nicola Tenuta, insieme ai consiglieri comunali Cosmo Manfredi e Angelo Gencarelli, abbandona l’Udc e in consiglio comunale forma il gruppo del Popolo della Libertà.
Alle elezioni regionali del 2010 si candida alle regionali, ma con scarso successo. Anche in questo caso la sconfitta non è indolore, anche perché nel frattempo il PdL, con evidente disappunto di Tenuta, decide di appoggiare al contestuale ballottaggio delle Comunali, la candidatura a sindaco di Gino Trematerra.
Il centro – destra vince, ma perde Nicola Tenuta, che, a distanza di qualche mese, abbraccerà il progetto de “Il Grande Sud”, del siciliano Miccichè.
La sua candidatura a sindaco alle Comunali del 2013 è nata diversi mesi fa ed era già stata programmata anche quando, nello scorso mese di febbraio, decise di scendere in campo alle elezioni parlamentari, ottenendo un successo che andava al di là delle più rosee previsioni e che abbattevano anche le ultime resistenze in vista delle Comunali.
A queste ultime Tenuta tuttavia non rappresenta più il “Grande Sud”, ma un cartello di quattro liste civiche che nelle rispettive denominazioni hanno il nome del candidato.
Ai blocchi di partenza tre candidati: due a rappresentare gli schieramenti di centro – destra e centrosinistra e il terzo incomodo a fare da guastatore. Il primo turno era in realtà una prova di forza tra Tenuta e Maiorano su chi avrebbe guadagnato il ballottaggio. Lo ha guadagnato Tenuta, che ha trascinato anche le sue liste.
Prenderà oltre duemila voti in più della sua coalizione: il voto disgiunto lo ha premiato, nella stessa misura in cui ha penalizzato Luigi Maiorano, candidato del centro – destra.
Nonostante il neo – sindaco abbia più volte detto di volere, con questa esperienza, andare oltre i partiti tradizionali, “non più in grado di svolgere i compiti che la Costituzione gli ha assegnato”, alla fine è stato proprio l’elettorato del centro – destra a permettergli di vincere.
Ha condensato il suo programma elettorale in tre parole: collaborazione, partecipazione e trasparenza.
Maggioranza
Bifano Maria
Fabbricatore Cosimo
Cavallotti Luigi
Romagnino Giulio
Bruno Natale
Viteritti Natale
Roselli Luca
Coschignano Maria Francesca
Basile Giorgio
Pietro Pettinato
Minoranza
Maiorano Luigi
Molinari Leonardo
Arena Vincenzo
Cristofaro Giuseppe
Capalbo Pino
Fuscaldo Fabiana
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